Il Consiglio provinciale approva Dup e bilancio di previsione

Emergenza alluvione: chiesti 10 milioni subito e altri 100 per i danni alle infrastrutture

Il Consiglio provinciale del 5 dicembre 2016 (foto Uff. Stampa)

Il Consiglio provinciale del 5 dicembre 2016 (foto Uff. Stampa)

Cuneo Via libera unanime, da parte del Consiglio provinciale che si è riunito a Cuneo lunedì 5 dicembre, al Documento unico di programmazione (Dup) 2017-2019 e allo schema di bilancio di previsione per l’esercizio finanziario dei prossimi tre anni che la Provincia ha dovuto rapidamente aggiornare con le spese impreviste derivate dagli eventi alluvionali del 24 e 25 novembre scorso. In attesa della dichiarazione dello stato di emergenza e di calamità naturale, il Dup stesso e il bilancio di previsione evidenziano una richiesta di 10 milioni di euro da spendere subito (e in parte già spesi) per ripristinare strade e ponti danneggiati e di altri 100 milioni di euro per i danni alle infrastrutture, stimati per difetto.

L’assemblea, presieduta da Federico Borgna, ha affidato l’illustrazione del Documento unico di programmazione e del bilancio di previsione al consigliere provinciale delegato Marco Perosino. Nella premessa al Dup si fa un chiaro riferimento alle competenze sulle materie previste dalla legge 56/2014, in particolare su viabilità ed edilizia scolastica: “La Provincia di Cuneo si vuole riappropriare della sua facoltà di programmare azioni ed interventi per il triennio 2017-2019 per assicurare al territorio i servizi indispensabili”. In particolare, Perosino ha ricordato come negli ultimi due anni la Provincia sia riuscita ad imprimere un’accelerazione ai lavori pubblici sia stradali sia di edilizia scolastica sbloccando fondi che erano fermi da anni e sollecitando finanziamenti anche dalla Regione. Tra i vari interventi citati l’asfaltatura di alcuni tratti stradali, per una spesa di 2 milioni di euro suddivisa nei quattro Reparti di Cuneo, Alba, Mondovì e Saluzzo. Sono cinque gli obiettivi strategici del Dup: completamento e miglioramento della rete stradale provinciale danneggiata; messa in sicurezza degli edifici scolastici; interventi di tutela e valorizzazione ambientale e energetica; miglioramento del turismo sostenibile; ottimizzazione di risorse umane e finanziarie per garantire al territorio i servizi della “nuova Provincia”.

Per quanto riguarda il bilancio di previsione 2017-2019, il Consiglio provinciale ha approvato la proposta di schema che pareggia a 212 milioni di euro, suddiviso su un equilibrio corrente di 77 milioni di euro e un equilibrio in conto capitale (investimenti) per 130 milioni di euro, cui si sommano partite di giro per 5 milioni di euro. Le somme degli investimenti risentono degli eventi alluvionali. Il bilancio sarà presentato all’Assemblea dei sindaci, già prevista per il 16 dicembre, per il parere come stabilito dalla legge.

Al dibattito è intervenuta la consigliera Milva Rinaudo per ricordare che negli ultimi due anni sono stati appaltati ed eseguiti lavori per 11,5 milioni di euro in edilizia scolastica, a favore degli oltre 25 mila studenti della Granda, così come in materia di cooperazione transfrontaliera è stato ricreato un Ufficio Europa che sta tornando ad esser punto di riferimento per il territorio nei progetti con altri Paesi.  Al termine, il presidente Borgna ha ricordato “come – anche a seguito delle’sito del referendume costituzionale – sarà necessario riattivare un processo di riordino istituzionale del Paese, partendo dalla vera spina dorsale dell’Italia che sono le aree interne”.

I lavori sono poi proseguiti con l’approvazione all’unanimità dei seguenti argomenti: variazione al bilancio di previsione per l’esercizio in corso 2016 che tiene conto delle variazioni post alluvione; regolamento per il funzionamento del Consiglio provinciale; regolamento sui controlli interni; modifica al Piano faunistico venatorio provinciale per l’istituzione e la gestione delle zone di allevamento e addestramento dei cani da caccia; integrazione al Piano dell’offerta formativa e del dimensionamento scolastico che prevede il mantenimento delle attuali realtà sottodimensionate (16 plessi dell’infanzia, 35 per la scuola primaria e quelli della scuola secondaria) in base alle caratteristiche del territorio cuneese (montano, collinare e con zone disagiate). In chiusura è stata approvata la cessione al Comune di Frabosa Soprana del complesso immobiliare denominato “Frabolandia” in località Mongrosso, argomento rinviato dal precedente Consiglio provinciale del 21 novembre scorso.

Alcune immagini del Consiglio provinciale

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