Dopo il maltempo nelle valli cuneesi resta il pericolo valanghe

Restano chiusi il Colle di Tenda e della Maddalena

Mezzi all'opera (foto d'archivio)

Mezzi all’opera (foto d’archivio)

Cuneo La perturbazione che ha interessato il Piemonte e, in particolare, la provincia di Cuneo ha portato nel fine settimana scorso complessivamente tra i 50 e i 100  mm di pioggia, con massimi di 150 mm nel Cuneese. Tanta la neve caduta in montagna, con valori a 2.000 metri di circa 100-150 cm nelle Alpi Marittime e Liguri.  Il colle di Tenda è chiuso a tempo indeterminato per il distacco di una valanga sul versante francese, all’altezza del ponte sul Rio Romanin. Chiuso anche il Colle della Maddalena in alta Valle Stura.

Il grado di pericolo valanghe sull’arco alpino piemontese resta  forte. Si sono verificate alcune valanghe nelle valli Maira, Gesso, Stura, Varaita e Po. A Valdieri una slavina caduta sulla strada provinciale 22 ha coperto il paravalanghe, nel tratto tra il paese e la frazione San Lorenzo. E’ stato aperto un varco verso la frazione Desertetto. Resta chiusa, invece, la strada provinciale 234 (serre Uberti-Pian della Regina) in valle Po. In valle Maira i mezzi della Provincia sono intervenuti per rimuovere la slavina che ha invaso la strada provinciale 283 (Canosio-Preit) e la provinciale 335 (Cucchiales) che collega Stroppo alla frazione San Martino, unico collegamento per raggiungere Elva. Rimosse anche le valanghe in valle Varaita.

Tanta neve anche nel Monregalese e numerosi disagi e allagamenti per la pioggia in pianura. I vigili del fuoco e le squadre di Protezione civile sono intervenute anche con idrovore nel Monregalese, da Villanova Mondovì a Bastia, da Sant’Anna Avagnina a Frabosa Sottana. Ci sono stati problemi di esondazione dei corsi d’acqua e canali anche a Narzole, dove la Provincia ha chiuso il tratto della strada provinciale 237 Pilone Servetti-Gorra. Resta l’allerta gialla per rischio idrogeologico sui settori meridionali della provincia di Cuneo. Allagamenti anche nel Saviglianese, Fossanese e in alcuni tratti di pianura battuti particolarmente dalla pioggia.

Alcuni dati sulle altezze totali di neve al suolo misurate dalla rete nivometrica di Arpa (aggiornati al 29 febbraio): Crissolo (Pian Giasset) 101 cm; Pontechianale 88 cm; Elva 97 cm; Castelmagno 104 cm; Argentera 110 cm; Valdieri (Terme) 138 cm; Limone (Pancani) 195 cm; Roccaforte Mondovì (Rifugio Mondovì) 111 cm; Briga Alta (Piaggia) 85 cm; Priero 38 cm.  In pianura si sono avute piogge con cumulate importanti (dai 136 mm di Boves ai 90 mm di Bra nelle ultime 24 ore). Piogge intense hanno anche interessato il territorio della fondovalle Tanaro (Farigliano 122 mm, Mombasiglio 114 mm, Mondovì 84 mm).

Altri disagi alla viabilità sono stati causati dalla caduta di alberi di alto fusto sulle carreggiate stradali per il peso della neve che hanno anche causato, in alcuni casi, interruzioni alla rete elettrica. Movimenti franosi si segnalano ancora nel Monregalese e nelle Langhe. Resta chiusa al traffico la strada provinciale 32 vicino all’abitato di Diano d’Alba per frana. Rimosse le frane che si erano verificate a Dogliani. La Protezione civile regionale mantiene costante la sorveglianza sull’evoluzione della situazione.

Dopo il maltempo è consigliato di moderare la velocità lungo le strade per il pericolo causato da buche in formazione, oltrechè dalla caduta di alberi e rami. Martedì 1° marzo sono attesi venti da Nord di intensità da moderata a forte in quota che potranno determinare la formazione e l’incremento di nuovi accumuli di neve in quota. Inoltre è previsto un miglioramento delle condizioni meteo con significativo rialzo termico, che porterà necessariamente all’attento monitoraggio del pericolo valanghe.

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