Provincia premiata per la zona di pesca “no kill” a Sampeyre
Riconoscimento per l’impegno a favore della tutela dell’ittiofauna e dell’ambiente. Colombero: “Proseguiremo in questa direzione”.
Immagine di repertorio
Cuneo Sono in provincia di Cuneo le migliori zona di pesca “no kill”. La conferma arriva dal premio che l’ente Provincia ha ricevuto nei giorni scorsi a Sampeyre, da parte dell’Unione nazionale pescatori a mosca (Unpem), per la zona “no kill” nel tratto del torrente Varaita dalla frazione Rore di Sampeyre al comune di Frassino, zona dove è possibile esercitare la pesca a mosca con immediato rilascio del capo catturato e dove la qualità dell’acqua, le tipologie di pesce e l’ambiente naturale circostante rendono la zona particolarmente adatta alla pesca sportiva. Alla premiazione erano presenti, oltre al consigliere provinciale incaricato Roberto Colombero, il dirigente Paolo Balocco, funzionari e tecnici della Provincia, rappresentati Unpem e una settantina di pescatori.
“E’ un riconoscimento che ci fa molto piacere e che premia il nostro impegno a favore della tutela ittica e più in generale dell’ambiente – ha detto il consigliere incaricato Roberto Colombero. Se consideriamo il calo generale dei pescatori registrato negli ultimi anni anche a causa della crisi, il numero costante degli appassionati che frequentano la zone “no kill” non può che essere valutato positivamente. Rappresenta un modo di pescare interessante perché permette di conciliare l’esercizio della pesca vero e proprio con la tutela della fauna ittica, consentendo un incremento naturale della stessa e il rispetto dell’ambiente. Insisteremo, pertanto, in questa direzione prevedendo altre zone per incrementare l’offerta e andare incontro a tutti gli appassionati”.
Il tratto di pesca “no kill” segnalato va dal ponte della strada provinciale 8 in prossimità della frazione Rore di Sampeyre al ponte immediatamente a valle dell’abitato di Frassino, è lungo circa 5,5 km ed è possibile pescare in questo tratto tutti i giorni tranne i martedì ed i mercoledì non festivi dall’ultima domenica di febbraio alla prima domenica di ottobre. Nei primi anni dopo l’istituzione sono state fatte immissioni con pesce recuperato nei canali del fondovalle prima delle asciutte necessarie per permettere i normali lavori di pulizia degli stessi. Oggi, in quelle acque, ci sono salmonidi (prevalenza di trota fario) e una popolazione sporadica di cottus gobio (scazzone), oltre ad alcuni ibridi di trota marmorata ed esemplari puri di trota marmorata. La rete idrografica provinciale è, poi, estesissima con circa 3.000 km tra torrenti , canali e laghi. In tal senso, la Granda si colloca tra i territori con maggiori risorse ambientali e quindi con possibilità di futuri utilizzi. Se si calcola poi che i pescatori registrati nel 2014 sono stati 7.200, esclusi i minorenni e quelli provenienti da altre regioni calcolati (circa il 10%) si capisce l’interesse che la pesca sportiva riveste nella provincia di Cuneo.
Altre zone “no kill” disponibili sono: fiume Tanaro a Garessio, dalla confluenza del torrente Piangranone a valle sino al confine comunale con il comune di Priola; torrente Grana a Monterosso Grana, tratto compreso tra la briglia a monte del ponte del concentrico e 200 metri circa a valle del ponte medesimo; fiume Stura a Cuneo, tratto compreso tra il ponte “Vecchio” e la pedancola “Vassallo”; fiume Bormida a Saliceto, nel tratto compreso, a monte, tra la località Pian Rocchetta ed, a valle, con termine in località Sattamini all’altezza del rio Luvia. La pesca nelle prime due zone (torrente Varaita e fiume Tanaro), essendo ricomprese nei diritti demaniali in gestione diretta della Provincia , è soggetta al versamento di 15 euro sul c.c.p. n. 14641120 intestato a Provincia di Cuneo –Caccia e Pesca – C.so Nizza 21 – Cuneo comprensivo anche di autorizzazione all’esercizio ittico negli altri diritti esclusivi di pesca gestiti dalla Provincia . Per le altre zone “no kill” è sufficiente essere in possesso della licenza di pesca.
