Provincia: insediato il nuovo Comitato provinciale Pesca
L’assemblea ha anche eletto Walter Paoletti come rappresentante al Comitato regionale
Cuneo Si è insediato in Provincia il nuovo Comitato provinciale Pesca rinnovato con decreto del presidente Federico Borgna venti giorni fa. Composto da 21 persone, tra cui rappresentanti di associazioni piscatorie provinciali, associazioni ambientaliste, allevatori, istituzioni e parchi, durerà in carica due anni e scadrà con il Consiglio provinciale. Il Comitato, presieduto dal presidente della Provincia o suo delegato, ha una funzione consultiva a supporto alle attività dell’Ufficio Pesca della Provincia.
L’assemblea, presieduta dal consigliere provinciale Roberto Colombero su incarico del presidente Borgna, ha individuato un rappresentante in seno al Comitato regionale da scegliersi tra le associazioni pescatori, indicando Valter Paoletti, presidente di Pescambiente. Si è poi parlato dell’apertura della stagione della pesca appena avvenuta il 22 febbraio scorso e di tutte le problematiche ad essa connesse, come il calo del numero di pescatori riscontrato anche nella Granda e la nuova procedura di adesione alla stagione di pesca, con il pagamento dell’unica quota alla Regione. Un riferimento anche ai divieti di pesca lungo i torrenti cuneesi e all’ ipotesi di inserire delle “scale di rimonta” in alcune aree di salvaguardia per la salvaguardia del pesce nella fase riproduttiva. Altra novità di quest’anno l’istituzione di nuove zona di pesca “no kill” (con obbligo di rilascio del pesce catturato) sul fiume Bormida a Saliceto, nel tratto a monte compreso tra Località Pian Rocchetta e località Sattamini dalla confluenza del Rio Luvia a valle, sul torrente Grana nel concentrico del comune di Monterosso Grana (tra la briglia a monte del ponte del concentrico a valle) e sul fiume Stura a Cuneo nel tratto compreso tra la pedancola “Vassallo” ed il Ponte Vecchio di Cuneo (area del Parco Fluviale Gesso Stura). Il Comitato ha ricordato che scade a fine anno il piano di gestione delle acque demaniali della Provincia con i relativi diritti demaniali. Infine, un cenno al problema della proliferazione dei cormorani lungo i corsi d’acqua di pesca, animali predatori del pesce che risultano solo censiti, ma non abbattuti.