Nuovo volume del Centro Giolitti “Da Giolitti a Umberto I: la storia che torna”

Realizzato dal Centro Stampa della Provincia, in distribuzione dal Centro Giolitti

Cuneo “Da Giolitti a Umberto II: la storia che torna” è il nuovo volume edito dal Centro Giolitti a cura di Aldo A. Mola (Centro Stampa della Provincia di Cuneo, luglio 2014, pp.204) che contiene anche documenti inediti sugli incontri segreti tra Vittorio Emanule III e Giolitti al Castello di Racconigi per fissare l’agenda politica e legislativa. L’opera comprende gli atti di due convegni organizzati dal Centro europeo Giolitti per lo studio dello Stato con la collaborazione di diversi enti e istituti.
La prima sezione, aperta da un messaggio del Principe Aimone di Savoia, Duca delle Puglie, pubblica le relazioni svolte nell’ “Incontro Umberto II. Trent’anni dopo” (Vicoforte, 16 marzo 2013), con documenti inediti e rari, anche fotografici, sull’ultimo re d’Italia. Promosso dalla Consulta dei Senatori del Regno di concerto con la Provincia di Cuneo e il Comune di Vicoforte, il volume pubblica i contributi di Tito Lucrezio Rizzo (Il primato della legge morale nell’incertezza di quella civile), Massimo de Leonardis (Umberto di Savoia, Principe di Piemonte), Aldo Giovanni Ricci (I rapporti tra Umberto II e il governo De Gasperi), Aldo A. Mola (Sul referendum istituzionale del giugno 1946: brogli, trucchi e colpi di stato…contro la lingua italiana, 2-18 giugno 1946. Umberto II partì da re e re rimase), Marco Grandi (Ricordi di re Umberto II), Antonino Zarcone (La notte in cui morì il Maresciallo Cavallero), Sergio Boschiero (Un ricordo di Umberto II), Gianna Gancia (Casa Savoia nella memoria della Granda).
La seconda parte dell’opera raccoglie le relazioni svolte nella XV Scuola di alta formazione su “Mito e realtà del diritto di voto dall’età giolittiana al regime” organizzata nel Centenario della prima elezione della Camera dei deputati a suffragio universale maschile (Cuneo-Dronero-Alessandria, 9-11 novembre 2013) dal Centro Giolitti, in collaborazione con le Province di Cuneo e di Alessandria, l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli), l’Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella, il Centro studi Urbano Rattazzi (Alessandria), il Centro Studi Piemontesi e l’Associazione di studi sul Saluzzese.
Aperta dal presidente del Consiglio provinciale di Cuneo, Giorgio Maria Bergesio, la sezione comprende la lezione introduttiva del vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli (Cause ed effetto delle leggi elettorali: mito e realtà), l’intervista rilasciata dal sen. Calderoli ad Aldo A. Mola (Quale legge elettorale oggi più conviene all’Italia?) e le relazioni di Tito Lucrezio Rizzo (Il Parlamento tra rappresentanza nazionale e direttive europee: un problema di priorità costituzionali), Antonino Zarcone (I militari nel Parlamento del regno d’Italia), Dario Fertilio (Oltre le mitologie sui sistemi elettorali), Juan José Morales Ruiz (Il Parlamento spagnolo nella transizione dal franchismo alla democrazia:dalla speranza al disincanto), Giorgio Sangiorgi (Le elezioni politiche italiane dal 1913 ai plebisciti del fascismo nella cinematografia), Aldo Giovanni Ricci (Elezioni e parlamenti nell’ideologia della sinistra radicale), Aldo A. Mola (Il capolavoro di Giolitti, Ministro della buona vita. Diritto di voto e Parlamento dalle leggi Giolitti, 1912-1913, alla riforma Rocco, 1928), Oscar Sanguinetti (Il diritto di voto e i cattolici dall’età giolittiana al regime) e Luigi Pruneti (Il dilemma elettorale e gli orizzonti della democrazia).
Entrambi i convegni si sono valsi del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo. Il volume è corredato da decine di illustrazioni. Il volume sarà presentato nel corso del Convegno internazionale L’Italia nella Grande Guerra: 1914-1915, l’anno delle scelte (Cuneo-Cavour, 14-15 novembre 2014). Sino a esaurimento delle copie, il volume viene inviato in omaggio dal Centro Giolitti (via XXV aprile, n.25 12025 Dronero, info@giovannigiolitti.it) a quanti ne facciamo richiesta (studiosi, docenti, studenti, cittadini interessati alla storia patria…), con priorità per gli enti e istituti promotori.

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