Dal tavolo di lavoro sulla ferrovia Cuneo-Nizza nuove lettere a Governo, Parlamento e Regione
Si richiede la stanziamento immediato di 27 milioni di euro per la messa in sicurezza della linea,ma anche il mantenimento del servizio senza altri tagli e dismissioni
Cuneo “Ribadiamo la richiesta di uno stanziamento immediato di 27 milioni di euro per i lavori urgenti di messa in sicurezza della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia, all’interno dei fondi dell’articolo 1 (commi 175 e 176) della bozza di legge di stabilità. Chiediamo anche di porre in essere il necessario coordinamento con le ferrovie francesi affinchè i treni francesi possano entrare nella stazione di Limone Piemonte per poter fare coincidenza con i treni italiani”.
Questo, in sintesi, il contenuto della lettera al Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino e al Ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Maurizio Lupi ed ai parlamentari delle province di Cuneo e Imperia, scritta dal tavolo tecnico per la difesa della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza che si è nuovamente riunito in Provincia venerdì 25 ottobre. Il documento, primo firmatario il consigliere provinciale Piermario Giordano, porta anche la sigla di Mauro Campo con la delega dell’onorevole Fabiana Dadone, dei consiglieri regionali Tullio Ponso e Fabrizio Biolè, oltre ai rappresentanti dei Comuni di Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Valdieri, del Comitato Ferrovie locali, Forum Mobilità, Atl Cuneese, Fit Cisl, gruppo “Associazioni Wsf Collective”.
Il tavolo di lavoro ha scritto anche al presidente e all’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte per chiedere il mantenimento del servizio attuale sulla linea completa Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza nella prospettiva di un suo sviluppo e rilancio, opponendosi all’ipotesi di riduzione del numero di corse previsto nel prossimo orario invernale. Si chiede anche il mantenimento del servizio esteso alle stazioni liguri di Sanremo e Arma di Taggia, dando nel contempo “una valutazione assolutamente negativa circa l’annunciata dismissione del deposito ferroviario di Cuneo”. Su questo tema il gruppo chiede di “agire nel più stretto coordinamento con la Regione Liguria e la Regione Provence-Alpes-Cote d’Azur, le quali hanno più volte espresso nel corso degli ultimi mesi la volontà di compiere investimenti concreti e immediati sulla linea”.
I lavori sono stati presieduti dal consigliere Giordano: “Servirebbero non 27 milioni, ma 65, la metà di quelli necessari per la completa ristrutturazione della linea. Permetterebbero di chiudere la partita con i francesi sulla Convenzione del 1970 che obbliga l’Italia a pagare la manutenzione; pretendiamo una risposta dal ministro Lupi. Siamo arrabbiati per l’indifferenza delle istituzioni e dei rappresentanti degli enti superiori”.