Anticipo cassa integrazione per lavoratori Autofontana di Borgo San Dalmazzo
Firmata in Provincia l’integrazione al protocollo per il passaggio al concordato preventivo
Cuneo E’ stata firmata in Provincia martedì 24 settembre l’integrazione al protocollo relativo all’anticipazione del trattamento di cassa integrazione straordinaria a favore dei lavoratori sospesi dall’azienda Autofontana di Borgo San Dalmazzo. Il documento, che era già stato firmato in Provincia il 16 luglio scorso, è stato cambiato perchè si è passati da una crisi aziendale a una procedura concorsuale di concordato preventivo. Nella sostanza non cambia niente, perchè la cassa integrazione straordinaria sarà anticipata a 22 dipendenti della ditta specializzata in autoveicoli fino al 31 dicembre 2013.
L’intesa interessa la Provincia di Cuneo, il Comune di Borgo San Dalmazzo e la Fondazione Crc che insieme si suddividono gli oneri economici della procedura nella misura di 1/3 ciascuno. L’azienda dovrà attivare percorsi di politica attiva del lavoro per il personale beneficiario dell’anticipazione, mentre le organizzazioni sindacali si occuperanno di illustrare ai singoli lavoratori le modalità pratiche.
Oltre all’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Pietro Blengini, che ha convocato le parti, erano presenti i rappresentanti di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (Fulvio Molinengo), Comune di Borgo San Dalmazzo (Gian Paolo Beretta) e Cgil (Pierandrea Cavallero). L’accordo è firmato anche dalla Banca Regionale Europea, Inps e dalle organizzazioni sindacali Cisl (Enrico Solavagione) e Uil (Angioletta Ghidella).
“Questo accordo rientra tra i tanti che in questi ultimi anni abbiamo stipulato per alleviare la situazione dei lavoratori di aziende in crisi – spiegano la presidente Gianna Gancia e l’assessore al Lavoro Pietro Blengini – La Provincia, in accordo con le parti sociali e gli enti territoriali, ritiene fondamentale tale sostegno e con l’anticipo della cassa integrazione straordinaria risponde in maniera concreta al disagio delle numerose famiglie coinvolte per attenuare l’apprensione sociale del territorio”.