Riva, Gancia: “Operai e imprese in ostaggio burocrazia”
La Presidente della Provincia di Cuneo ha incontrato lavoratori a Lesegno
Cuneo “Una matassa ingarbugliata e senza più bandolo, nella quale sono implicati loro malgrado tanto i lavoratori quanto le aziende (Riva Acciai e indotto), in ostaggio ad un groviglio burocratico fatto di intrecci e discordanze tra diversi apparati di uno Stato in cui a mancare è l’interlocutore certo”.
Così Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo, a margine della visita ai lavoratori dello stabilimento di Lesegno della Riva Acciai, fermo da giorni.
“In altri casi di sequestri e ostaggi, s’invoca l’intervento di unità speciali o teste di cuoio – aggiunge la presidente Gancia -. Nella fattispecie queste potranno essere forse sostituite da un intervento straordinario del legislatore: di certo, a Lesegno e negli altri stabilimenti, la posta in gioco è la sopravvivenza del sistema produttivo del Paese, a partire da un asset fondamentale qual è quello siderurgico”. La presidente Gancia ha espresso piena solidarietà ai lavoratori che – dice – “chiedono solo di restare tali, ovvero di poter lavorare”.