Estrosi a Gancia: “Linea Cuneo-Nizza simbolo dell’unità europea”
Il tavolo di lavoro sulla tratta convocato in Provincia per le 11.15 di mercoledì 4 settembre
Cuneo Christian Estrosi, sindaco di Nizza e deputato francese, già ministro del governo d’oltr’alpe, ha indirizzato una lettera alla presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia. Nel documento, in nome delle relazioni antiche, fruttuose ed amichevoli che intercorrono tra la Granda ed il Dipartimento delle Alpi Marittime, si rileva come “la linea ferroviaria che unisce le coste del mediterraneo e le cime del Piemonte attraverso la Valle Roya rappresenti un simbolo dell’unità europea”.
A tal proposito ed al fine di scongiurare le incertezze che pesano sul futuro della Cuneo-Nizza, Estrosi insieme con il deputato europeo Gaston Franco, ha investito della questione il ministro francese con delega ai Trasporti Frédéric Cuvillier, in vista di una ripresa del dialogo tra i governi francese ed italiano. “Le recenti minacce di interruzione del servizio ferroviario – scrivono Estrosi e Franco – hanno prodotto una mobilitazione estesa che riflette la necessità del servizio e l’attaccamento della popolazione. Considerata la gravità della situazione, per l’interesse degli abitanti della regione e dell’economia locale, chiediamo al governo francese di avviare una negoziazione con lo Stato italiano finalizzata a favorire una favorevole evoluzione della situazione”.
Del futuro della linea tornerà a parlare anche il tavolo di lavoro convocato in Provincia (sala Giolitti) alle 11.15 di mercoledì 4 settembre. Durante l’incontro di fine luglio le istanze dei componenti erano confluite in una lettera per il rilancio della linea inviata al ministro degli Affari Esteri Emma Bonino e al ministro ai Trasporti e Infrastrutture Maurizio Lupi.
Dichiarano la presidente Gancia ed il consigliere provinciale Piermario Giordano: “Non si ferma il lavoro promosso da enti ed associazioni: la convocazione periodica del tavolo ha permesso di raccogliere le proposte concrete provenienti dal territorio, avviando un interessamento diretto dei due governi nell’ottica della politica del fare”.