Seminario di studio su “La memorialistica di prigionia dei militari italiani nella Seconda Guerra Mondiale”
Iniziativa dell’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea con il patrocinio della Provincia
Cuneo – Venerdì 12 aprile dalle 9,30, nella sala multimediale del Centro di Documentazione Territoriale (Cdt) in Largo Barale 11 a Cuneo, è in programma un seminario di studio e approfondimento su “La memorialistica di prigionia dei militari italiani nella Seconda Guerra Mondiale. Origini, forme e signifi cati di una tradizione fra storia e letteratura”. L’iniziativa, organizzata dall’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea con il patrocinio della Provincia, si svolge in vista del 70° anniversario dell’Armistizio dell’8 settembre 1943 e coinvolge giovani studiosi impegnati in Italia e all’estero in ricerche sulla memoria delle prigionie militari italiane durante la Seconda Guerra Mondiale.
Interverranno: Agostino Bistarelli sul tema “Non voglio mentire a me stesso. La prigionia come momento del lungo viaggio verso una nuova Italia”; Isabella Insolvibile, “La memoria trascurata. La prigionia degli italiani in Gran Bretagna”; Simona Tobia, “Eroi in fuga. Prigionieri di guerra inglesi e le loro memorie “on line””; Erika Lorenzon, “Nelle mani dei liberatori. La memorialistica dei militari italiani prigionieri degli americani”. I lavori proseguiranno al pomeriggio con Carlo Grande, “P.O.W. nell’Himalaya: l’epopea dimenticata della “Cavalcata selvaggia”; Diane Grillère-Lacroix, “Prigionieri italiani nelle Francia meridionale, prigionieri francesi in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale (1940-1943): studio comparativo e storico di un argomento dimenticato per la storiografi”; Antonella De Bernardis, “Croce, stellette e filo spinato. La tematica etico-religiosa nella memorialistica dell’internamento militare italiano nei Lager nazisti, 1943-1945”; Gianluca Cinelli, “La memoria della prigionia sovietica. Restaurazione dell’identità nazionale in continuità con il fascismo”.
Le prigionie degli italiani durante il conflitto 1940-45 coinvolsero oltre 1.300.000 soldati e ufficiali. Al termine della guerra, molti ex-prigionieri tacquero e cercarono di dimenticare, alcuni pubblicarono subito le proprie memorie, altri lo fecero più tardi. Con questo seminario si intende focalizzare l’attenzione su un fenomeno in cui la storia interseca la tradizione letteraria. Il seminario è rivolto a un pubblico non di soli specialisti, bensì anche a insegnanti, studenti universitari e delle scuole superiori come occasione di approfondimento di alcuni temi della storia contemporanea e di questioni relative all’elaborazione delle forme letterarie. La partecipazione ai lavori costituisce anche un’opportunità di aggiornamento didattico per i docenti delle scuole superiori.