Consiglio provinciale approva il rendiconto di gestione 2012. Gancia: “Abbiamo anteposto il primato della legge morale nell’incertezza di quella civile”

Varata anche la cessione di parte delle quote della società Geac. Rossetto: “Non è in discussione la strategicità della struttura aeroportuale”

La seduta del Consiglio provinciale

La seduta del Consiglio provinciale

Cuneo Il Consiglio provinciale, riunito martedì 26 marzo, ha provveduto all’esame ed all’approvazione (con 16 voti a favore, 7 contrari e 2 astenuti ) del rendiconto di gestione relativo all’anno 2012.

“Tengo a precisare – ha detto il presidente, Gianna Gancia – che, in momento di vero e proprio caos istituzionale per le Province, abbiamo cercato di governare tutte le situazioni con le competenze e le risorse che potevamo mettere in campo. Lo dico con orgoglio: abbiamo deciso di anteporre il primato della legge morale nell’incertezza di quella civile. Vado fiera di questa decisione. Ribadisco che ho sempre chiesto che i lavori appaltati fossero in linea con il Patto di stabilità, così da garantire i pagamenti alle aziende. Vorrei, inoltre, porre l’accento su un altro aspetto: il debito ereditato all’atto dell’insediamento pari a 200 milioni di euro, sarà ridotto a fine mandato a 150 milioni di euro”.

All’assessore Pietro Blengini la disamina dei dati, a partire dall’avanzo di amministrazione “pari – ha dichiarato – a 129.211 euro di quota non vincolata e ad oltre 1 milione e 200 mila euro vincolati ad agricoltura e viabilità. L’entità ridotta dell’avanzo era prevedibile, in seguito alla difficile approvazione del bilancio nel luglio scorso con lo sblocco del fondo unico da parte della Regione e all’adeguamento agli indirizzi della spending review successivamente intervenuti. Grazie alla verticalizzazione del Patto di stabilità da parte della Regione abbiamo praticamente azzerato i debiti nei confronti delle ditte che hanno operato principalmente nel settore viabilità. Presidente e Giunta sono soddisfatti per il lavoro svolto nel 2012, con una riprogrammazione ad inseguimento dei continui tagli operati. Avevamo effettuato la scelta di non aumentare tasse e siamo l’unica Provincia del Piemonte che ha mantenuto il proposito. Bisogna prendere atto del fatto che per il futuro siamo legati a decisioni prese da altri enti, la Regione in primo luogo e, in seconda battuta, lo Stato nei confronti del quale siamo creditori per circa 20 milioni di euro”.

Il rendiconto costituisce una fotografia dettagliata dell’Ente in materia di risorse a disposizione e relativo impiego per programmi, azioni ed interventi. Le recenti manovre di finanza pubblica hanno comportato la conseguente necessità di un forte contenimento della spesa corrente, frutto di una ulteriore e capillare rivisitazione di tutte le allocazioni sui diversi interventi, con particolare attenzione agli indirizzi già adottati per gli anni precedenti. In particolare sono state perseguite le seguenti azioni positive: adeguamento degli stanziamenti con finanziamenti regionali e statali attribuiti ai Settori nei limiti delle somme già impegnate; rivisitazione del Piano delle dismissioni immobiliari finalizzando le risorse ricavate all’estinzione dei mutui in ammortamento; blocco di tutte le procedure di assunzione di personale a tempo indeterminato, determinato ed altre forme; rivisitazione dei contratti di servizio e convenzioni in essere; blocco nell’assegnazione di contributi di parte corrente e di parte capitale ad enti terzi, associazioni, fondazioni ed altri soggetti, ove non dovuti per legge; potenziamento di azioni di controllo della spesa e dei costi sostenuti; ulteriore e capillare revisione straordinaria dei residui attivi e passivi; riduzione dello stock di indebitamento dell’ente. Le azioni così mirate hanno permesso il mantenimento sia degli equilibri di bilancio che il rispetto dei vincoli di cui al patto di stabilità interno per l’esercizio 2012.

Sono intervenuti i seguenti consiglieri:Angelo Rosso (Gruppo misto), Marco Perosino (Pdl), Pierpaolo Varrone (Pd-Impegno civico), Paolo Demarchi e Luigi Icardi (Lega Nord), Erio Ambrosino (Pd-Impegno civico), Piermario Giordano (Lega Nord), Pietro Revetria (Udc).

Si è parlato anche della proposta di vendita del 20% delle quote della società Geac spa che gestisce l’aeroporto di Levaldigi. Nello specifico l’assemblea ha deliberato (16 sì e 6 no) l’alienazione di parte della partecipazione in capo alla Provincia (pari complessivamente al 27,34%): alla luce delle recenti restrizioni normative e finanziarie, segnate da minori trasferimenti da Stato e Regione, il ruolo di azionista di maggioranza, ancorchè relativa, di Geac non risulta infatti compatibile con il contesto giuridico, finanziario e contabile nel quale opera l’Ente.

Come ha spiegato il vice presidente provinciale, Giuseppe Rossetto: “Ci trovavamo nella necessità di scegliere se mantenere il carattere strategico della partecipazione, pur diluendone moltissimo la consistenza, ovvero se – insieme con la cessione dell’intero pacchetto azionario – rinunciare alla valutazione fatta in passato. Abbiamo optato per la prima strada. Oggi non è in questione l’importanza della partecipazione della Provincia in Geac: ci rendiamo conto del ruolo dell’infrastruttura per la comunità provinciale. Il consiglio di amministrazione ha fatto passi avanti dal punto di vista gestionale, riducendo le perdite ad una soglia stabile. Quel che è certo è che la Provincia non è più in grado di portare avanti con efficacia ed efficienza il ruolo di azionista di maggioranza che comporta diritti e doveri, mentre l’interesse dell’aeroporto è di avere una compagine sociale forte”.

Sul tema hanno parlato il vice presidente del Consiglio, Giulio Ambroggio (Pd-Impegno civico), Piermario Giordano (Lega Nord), Angelo Rosso (Gruppo misto), Marco Pedussia (Pdl), Fabio Di Stefano (Gruppo misto), Pio Giverso (Pd-Impegno civico), Pietro Revetria (Udc), Riccardo Cravero (Pdl), Alberto Cirio (Pdl).

In chiusura Gianna Gancia: “Non si tratta di mancanza di fiducia nei confronti dell’aeroporto, ma piuttosto di riportare la Provincia alle sue competenze. Permettetemi una correzione: sono stati fatti tanti debiti in passato che adesso siamo qua a cercare di colmare. I tempi sicuramente erano diversi, ma le risorse non c’erano. Einaudi diceva: Non si può, salvo per tempi limitati, pagare facendo ricorso a debiti. E’ un concetto che va rivalutato”.

L’assessore ai Trasporti, Roberto Russo: “Se mantenessimo le attuali quote in Geac non potremmo effettuare aumenti di capitale o contribuzioni. Dobbiamo lavorare affinchè l’aeroporto rimanga qui in qualità di patrimonio infrastrutturale, ma bisogna anche adoperarsi in vista di una gestione unica. Mi auguro che la Regione cerchi di convincere gli attuali soci di Sagat, perchè si arrivi ad un’unica società”.

A seguire la discussione dell’ordine del giorno presentato dal gruppo Pd-Impegno civico su “Presidi sanitari di eccellenza”. Illustrato dal consigliere Erio Ambrosino ed approvato dall’assemblea con 16 voti a favore e 1 astenuto, il documento impegna “a promuovere con forza la difesa dei servizi offerti dalle strutture sanitarie del nostro territorio, confrontandosi con le istituzioni locali del cuneese per far fronte comune, al fine di mantenere invariati quei presidi sanitari che rappresentano l’eccellenza”. Sul tavolo la proposta di riesame delle decisioni in merito all’Ospedale di Caraglio e lo scomputo dei posti letto della struttura di Robilante da quelli in capo alla Granda (considerato il servizio di lungo degenza effettuato a servizio di pazienti dimessi dalle strutture torinesi). Tra gli interventi Marco Perosino (Pdl), Piermario Giordano (Lega Nord), Stefano Dho (Pd-Impegno civico), Luigi Icardi (Lega Nord), Fabio Di Stefano ed Angelo Rosso (Gruppo misto), Paolo Demarchi (Lega Nord), Stefano Garelli (Pd-Impegno civico), Aurelio Pellegrino (Lega Nord) e l’assessore provinciale Licia Viscusi “questo ordine del giorno – ha detto – arriva in seguito all’approvazione della Delibera di Giunta regionale. Poiché l’assessore piemontese alla Sanità è nel frattempo mutato abbiamo preso appuntamento per un confronto sulle eventuali possibilità di intervento. Ci riserviamo ulteriori approfondimenti nel prossimo Consiglio”.

 

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