Provincia di Cuneo e Nizza unite per la linea ferroviaria Torino-Cuneo-Nizza
La presidente Gancia: “Collegamento strategico ed irrinunciabile tra due comunità sorelle”. Firmato l’accordo tra Italia e Francia.
Cuneo “Oggi sottoponiamo con forza una questione alle nostre autorità, ai nostri Stati come all’Unione Europea che riunisce i nostri Stati. L’Europa, la prima Europa, l’Europa di Jean Monnet oppure, da noi, l’Europa di Luigi Einaudi o di Alcide De Gasperi, nasceva dopo la seconda guerra mondiale per realizzare la libera circolazione, un tempo del carbone e dell’acciaio, oggi degli uomini, di tutte le merci e di tutti i servizi. Per poter avere la circolazione, sia delle merci, sia degli uomini, abbiamo bisogno di vie di comunicazione. Le nostre comunità sono sempre di più comunità sorelle, con un passato in comune. Esse vogliono avere anche un futuro in comune. Perchè si possa avere un futuro in comune, abbiamo bisogno di vie di comunicazione. E’ per questo che non possiamo assolutamente rinunciare al collegamento ferroviario Nizza-Cuneo-Torino. Insieme, si è lavorato e lottato per il miglioramento del tunnel stradale di Tenda, che infine sta per vedere l’avvio dei lavori. Insieme, si continuerà a lavorare e a lottare per il collegamento ferroviario Nizza-Cuneo-Torino. Non si tratta che di un inizio. Ringrazio, dunque, il Presidente Eric Ciotti, e tutti gli eletti che condividono i nostri sforzi per dare delle risposte alle domande che le nostre popolazioni e le nostre imprese ci pongono”.
Così, la presidente della Provincia Gianna Gancia è intervenuta lunedì 29 ottobre a Nizza alla firma del protocollo d’intesa con i francesi per potenziare e valorizzare la linea ferroviaria Torino-Cuneo-Limone Piemonte-Tenda-Breil-Nizza-Ventimiglia. Il collegamento risulta fondamentale per le relazioni transfrontaliere e lo sviluppo economico e turistico dei territori serviti. In particolare, italiani e francesi concordano sulla necessità di valorizzare questa linea, con la previsione di collegamenti diretti tra Torino e Nizza e la Costa Azzurra che potrà avvenire attraverso l’interoperabilità dei convogli e accordi tra le rispettive Agenzie nazionali in merito alla regolamentazione della sicurezza della circolazione. Sarà, quindi, necessario adeguare l’infrastruttura ferroviaria e gli apparati tecnologici a servizio della circolazione e per tale motivo le due parti rivolgono ai Governi francese e italiano un appello affinchè procedano sollecitamente alla definizione di una nuova convenzione, che superi quella obsoleta del 1970, così da garantire una giusta ripartizione degli oneri finanziari per il rinnovo, la manutenzione e la gestione della linea ferroviaria.
Alla f irma dell’accordo erano presenti, oltre alla presidente Gancia, il presidente del Conseil Général des Alpes Maritimes Eric Ciotti, il direttore delle Infrastrutture del Comune di Torino Roberto Bertasio, il presidente della Comunità Montana delle Alpi del Mare Ugo Boccacci, il sindaco di Breil-sur-Roya Joseph Ghilardi, l’assessore del Comune di Cuneo Gabriella Roseo, il sindaco di Limone Piemonte Francesco Revelli, il sindaco del Comune di Tenda Jean-Pierre Vassallo, il rappresentante della Camera regionale di Commercio et d’Industria Paca di Marsiglia e della Camera di Commercio di Nizza Jean-Pierre Henry, la rappresentante dell’Unione Camere Piemonte e della Camera di Commercio italiana di Nizza, Patrizia Dalmasso.
Distrutta alla fine dell’ultima guerra, la linea ferroviaria tra Breil e Tenda è stata oggetto di una convenzione franco-italiana firmata il 24 giugno 1970, per la sua ricostruzione e sulle modalità di manutenzione e di gestione. La linea è stata riaperta al traffico il 6 ottobre 1979. Dal dicembre 2009, non ci sono più treni francesi né italiani che effettuano il collegamento diretto tra Nizza e Cuneo a causa dell’incompatibilità della segnaletica tra i due Paesi. Il ritiro del servizio di alcuni tipi di materiale che erano interoperabili ha comportato a questa data la fine dei servizi diretti Nizza-Cuneo ed un obbligo di corrispondenza a Breil o a Tenda per i clienti transfrontalieri. Nonostante i numerosi reclami delle enti territoriali, gli esercenti non hanno ancora fornito il loro materiale rotabile di una segnaletica interoperabile indispensabile per garantire servizi diretti tra Nizza, Cuneo e Torino. Peraltro, esistono molti deterioramenti dell’infrastruttura che mettono in difficoltà la gestione della linea. Ma, la convenzione del 1970 che disciplina gli obblighi degli Stati francesi ed italiani relativi a questa linea non è più adattata alle evoluzioni istituzionali, in particolare il decentramento dell’organizzazione delle linee e la divisione delle competenze ferroviarie tra amministratori delle reti ed esercenti ferroviari. Oggi, lo sviluppo della linea sembra necessario per realizzare un collegamento Nizza Torino che permette di garantire il servizio di tutte le fermate.
L’accordo firmato a Nizza sottolinea l’interesse dei due Paesi a favore dell’infrastruttura e del livello di servizio, oltre a ribadire la fondamentale importanza che il collegamento ferroviario riveste per lo sviluppo economico e turistico dei due territori. Francia e Italia chiedono di valorizzare questa linea, che deve consentire il collegamento diretto tra Torino e Nizza e la Costa Azzura attraverso l’interoperabilità dei convogli e delle regole di sicurezza, e il rinnovo dell’infrastruttura. Rivolgono ai rispettivi Governi un pressante appello affinche procedano sollecitamente alla definizione di una nuova convenzione, che superi quella obsoleta del 1970, così da garantire una giusta ripartizione degli oneri finanziari di rinnovo, di mantenimento e di gestione del collegamento ferroviario. Il documento afferma la loro totale disponibilità a concorrere con tutti gli altri enti interessati all’elaborazione e alla presentazione di progetti per ottenere dall’Unione Europea i necessari contributi e auspica la partecipazione di tutti enti alla proposta avanzata dal Conseil Général des Alpes Maritimes di costituire un Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (Gect) per il transporto transfrontaliero sul quel territorio.