Provincia: la presidente Gancia alla presentazione del Rapporto sulla pena di morte

Presentato in Provincia a cura dell’Associazione “Nessuno tocchi Caino”

La presidente Gancia al centro del tavolo dei relatori

Cuneo E’ stato presentato lunedì 17 settembre, nella Sala Giolitti della Provincia di Cuneo, il Rapporto 2012 sulla situazione della pena di morte nel mondo, inchiesta curata e pubblicata dall’associazione “Nessuno tocchi Caino”.  Oltre alla presidente della Provincia Gianna Gancia, erano  presenti il sindaco di Cuneo Federico Borgna, l’assessore provinciale alle Pari Opportunità Anna Mantini, Bruno Mellano membro del board internazionale dell’associazione, Elisabetta Zamparutti deputata radicale, tesoriera dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” e curatrice del Rapporto 2012.

“Con piacere porto il saluto della Provincia di Cuneo – ha detto la presidente Gancia – in questa iniziativa che ha un valore internazionale. Ciò non toglie che l’ente possa e debba riconoscersi nelle azioni meritorie che Nessuno Tocchi Caino porta avanti da tempo, anche grazie all’impegno personale dell’amico e nostro concittadino on. Bruno Mellano al quale va la mia gratitudine. Per citare una personalità che è parte della storia radicale, Leonardo Sciascia, il nostro Paese è la patria del diritto, ma anche del rovescio. E’ la patria di Cesare Beccaria, ma è anche il Paese che detiene un poco invidiabile record di condanne da parte della Corte Europea dei Diritti dell’uomo di Strasburgo soprattutto per via delle sistematiche trasgressioni dei tempi ragionevoli per avere giustizia. Credo che l’impegno storico dei radicali su questo fronte, sul fronte aperto tra il diritto ed il rovescio, ovvero tra l’affermazione e la negazione del diritto, sia qualcosa che merita la massima gratitudine. Viviamo in tempi in cui non di rado e un po’ ovunque gli spazi di libertà vengono assottigliandosi: e si assottigliano nella misura inversamente proporzionale all’aumentare della forbice tra l’affermazione e la negazione del diritto”.

Il documento dà conto dei fatti più importanti relativi alla pratica della pena di morte nel 2011 e nei primi sei mesi del 2012. Cina, Iran e Arabia Saudita sono risultati essere nel 2011 i primi tre “Paesi-boia” del mondo, ma i dati mostrano anche una riduzione significativa delle esecuzioni, a partire dalla stessa Cina, e confermano quella che è una tendenza ormai irreversibile verso l’abolizione della pena di morte nel mondo. Durante l’evento sono stati illustrati anche gli obiettivi della campagna di “Nessuno tocchi Caino” per l’abolizione e la moratoria sull’uso della pena di morte in Africa e le proposte per rafforzare la nuova Risoluzione sulla Moratoria Universale che l’Assemblea Generale dell’Onu voterà nel dicembre 2012. Il Premio “L’Abolizionista dell’Anno 2012”, promosso da “Nessuno tocchi Caino” quale riconoscimento alla personalità che più di ogni altra si è impegnata sul fronte dell’abolizione, è conferito quest’anno al Presidente della Sierra Leone Ernest Bai Koroma e verrà a lui consegnato a Roma in ottobre, in occasione della Giornata Mondiale contro la pena di morte.

“La pubblicazione – ha concluso Gancia – è una fotografia efficace, a volte perfino cruenta: penso alle molte realtà in cui la sharìa ispira i codici a tal punto da rendere possibile, come è successo quattro mesi fa in Sudan, la condanna alla lapidazione di una donna che aveva commesso il reato di fornicazione. O alle molte drammatiche realtà nelle quali la lapidazione permane nei codici come strumento di castigo per la fattispecie penale dell’adulterio. Il diritto è la garanzia per tutti ma in particolar modo per i più deboli. Tra questi, molto spesso vi sono le donne, oltre che i dissidenti nelle purtroppo ancora numerose dittature sanguinarie che costellano questo nostro mondo. La posta in gioco credo sia tale che meriti la consapevolezza e l’impegno civico di ciascuno”.

Alcune immagini dell’incontro

 

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