Dal Consiglio provinciale approvati a larga maggioranza due ordini del giorno riguardanti Imu in agricoltura e reintroduzione dell’Ici sulla prima casa
Via libera ai due documenti promossi dalla Lega Nord
Cuneo Revisione della pressione fiscale sui cittadini, con particolare attenzione ad anziani ed attività agricole. Questi gli obiettivi di due differenti ordini del giorno proposti dal gruppo Lega Nord e approvati dal Consiglio provinciale di lunedì 26 marzo. Nello specifico, per l’Imu in agricoltura, il documento varato dal Consiglio impegna (con 18 voti favorevoli e 5 astenuti) la Giunta provinciale “ad attivarsi presso le sedi competenti allo scopo di ottenere una pronta revisione del dettato normativo che introduce la nuova Imu in agricoltura (salvaguardando il principio dell’uso strumentale dell’attività agricole degli immobili rurali e dei terreni agricoli), ovvero allo scopo di ridurne drasticamente l’impatto sul settore primario, con particolare attenzione per le aree svantaggiate; a ribadire nelle opportune sedi le gravi conseguenze legate a questo nuovo regime fiscale che incentiverà l’abbandono delle attività agricole, esercitate in gran parte da aziende di piccole dimensioni e a conduzione familiare, causando evidenti criticità rispetto alla manutenzione del territorio e del paesaggio, alla tutela dell’equilibrio idrogeologico, alla prevenzione dei dissesti e delle calamità naturali”. Fa riferimento alla crisi economica che ha colpito profondamente le famiglie e le imprese anche il secondo ordine del giorno che, emendato su proposta del consigliere Fabio Di Stefano (Idv), riguarda la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa prevista dal decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 del Governo Monti (Decreto salva-Italia). Il testo, che ha incassato il parere favorevole della maggioranza dei consiglieri, chiede di provvedere “all’esonero dal pagamento della prima casa, se in possesso dei requisiti relativi alla legge 104/92 e all’esonero dal pagamento della prima casa per gli anziani che si trovano ricoverati presso case di riposo”.
Il presidente del Consiglio Bergesio ha moderato con particolare attenzione un’assemblea che a tratti si infiammava su posizioni politiche diverse: “E’ stato importantissimo che il Consiglio Provinciale – ha sottolineato Bergesio – si sia democraticamente espresso, con le leggittime posizioni di parte, su due documenti che riguardano scelte del Governo che nei prossimi mesi graveranno pesantemente i cuneesi in una situazione di grande difficoltà economica come viviamo oggi. Credo che dibattere questi argomenti sia utile e faccia anche acquisire piena consapevolezza agli amministratori provinciali di cosa significhi l’applicazione dell’Imu ed il ritorno a pagare l’Ici prima casa da parte di tutti i nostri cittadini. L’impegno è quello di trasmettere a tutti gli enti e le istituzioni che governano il Paese queste deliberazioni approvate”.
Numerosi gli interventi dei consiglieri. A partire dall’illustrazione a cura di Paolo Demarchi (Lega Nord). “Nessun settore – ha detto – è in grado di sostenere un aumento dell’imposizione fiscale che, per alcune tipologie, supererebbe di 5, 6 volte i livelli precedenti”. Fabio Di Stefano (Idv): “la tassazione è inqua soprattutto per le persone anziane : basti pensare che si pagherà l’Imu sulle case di riposo. Cresce il rischio per il settore agricolo già stressato”. Sulla reintroduzione dell’Ici sulla prima casa è intervenuto anche Luigi Icardi (Lega Nord) che ha spiegato come “non si tratta di un’imposta municipale: il 3,8% è infatti destinato all’erario. Saranno, quindi, i sindaci a portare il peso di questo rincaro”. Per Pierpaolo Varrone (Pd-Impegno civico) “Si stringe il margine di discrezionalità dei Comuni”, mentre Aurelio Pellegrino (Lega Nord) ha ricordato la “trasformazione della Tarsu, quale ulteriore salasso per i cittadini”. Rischio Ko per molte aziende agricole anche secondo Angelo Rosso (Udc). Da Piermario Giordano un appello: “Ringrazio tutti i colleghi che vorranno sostenere questi ordini del giorno. Lo faranno – ha detto – pensando alle difficoltà attraversate da tutti i sindaci del territorio”. Patrizia Manssero (Pd-Impegno civico): “I rilievi effettuati hanno evidenziato come le detrazioni introdotte diminuiranno l’incidenza dell’Ici sulla prima casa, fatta eccezione per le abitazioni di prestigio”. Infine Fiorenzo Prever (Pdl): “una considerazione sulla nuova tassazione che rappresenta una vera e propria patrimoniale. Con il calo dei trasferimenti in atto, nei prossimi anni gli enti locali potranno considerare queste entrate per la programmazione degli interventi”.