Operazioni di vigilanza faunistica, tre denunciati
Per controlli sull’attività venatoria a Cavallermaggiore e Argentera
Cuneo – Proseguono le iniziative di controllo del settore Vigilanza Faunistico-Ambientale della Provincia di Cuneo sull’attività venatoria. Nell’ultimo fine settimana due i controlli più importanti con tre denunciati. A Cavallermaggiore, in località Motturone, sono stati individuati due cacciatori che esercitavano, tramite richiami acustici non consentiti, la caccia a specie vietate (allodola e pispola) uccidendone una trentina di capi. Per i due cacciatori bresciani G.G., 47 anni di Montirone e B.M 61 anni di Poncarale, quest’ultimo recidivo, oltre alla segnalazione alla Procura della Repubblica di Saluzzo per i reati di caccia è scattata la denuncia per detenzione di armi improprie (machete con lama di 35 cm. circa) e abbandono di munizionamento da caccia. Ad Argentera un’altra pattuglia del personale di vigilanza dalla Provincia, in collaborazione con la guardia dipendente del Comprensorio alpino, ha fermato un cacciatore di Beinette, G.E., 41 anni, mentre si aggirava a caccia in un’oasi di protezione armato di una carabina pronta a sparare ai selvatici di cui è ricca la zona. Il cacciatore è stato deferito alla Procura della Repubblica di Cuneo per esercizio di caccia in ambito protetto. Rischia una condanna fino a sei mesi di arresto e una ammenda da 500 a 1.500 euro.
L’attività di sorveglianza proseguirà sino alla fine della stagione a ritmi serrati soprattutto a tutela della fauna alpina, la cui caccia sta terminando in tutti i Comprensori Alpini e negli ambiti protetti e per le specie migratorie. Nel primo mese di caccia le guardie provinciali hanno, inoltre, contestato violazioni in materia di caccia per un somma complessiva di oltre 4.000 euro. Con la modifica del quadro normativo (legge n. 9 del 1 luglio 2011) tutte le contestazioni in materia di caccia e i relativi ricorsi devono essere indirizzati alla Provincia che provvede ad incamerare i proventi e a gestire il contenzioso.