“Intervista a una vittima della strada”, a teatro per imparare la sicurezza stradale con il progetto Via
L’assessore provinciale alle Politiche sociali, Giuseppe Lauria: “Abbandonata la strada della lezione cattedratica, abbiamo scelto qualcosa che colpisse l’attenzione in modo diretto, con l’aiuto di Carlo Mariano Sartoris”.
Cuneo Educare e sensibilizzare, attraverso appuntamenti capaci di catturare l’interesse e toccare le coscienze del pubblico. Si muove sul tema della collaborazione tra territori contigui il progetto V.I.A. (Volontari in azione per la sicurezza stradale) che organizza tre spettacoli teatrali itineranti con scopo divulgativo e pedagogico sul tema della disabilità come conseguenza degli incidenti stradali. Significativo il titolo: “Intervista a una vittima della strada. Rappresentazione tragica e veritiera dedicata alla prevenzione stradale”.
“Considerata la delicatezza e, allo stesso tempo, l’estrema importanza della tematica trattata – spiega l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Giuseppe Lauria – si è abbandonata la strada della lezione cattedratica, in favore di qualcosa che colpisse l’attenzione in modo diretto. I tre appuntamenti hanno il vantaggio di abbinare le finalità del corso di formazione alla veste dello spettacolo, idonea a garantire l’efficacia del messaggio, evitando la dispersione di interesse da parte dell’uditorio. In questo caso, più che in altri, infatti, il metodo comunicativo assume importanza nell’ottica di una possibile riduzione del rischio per gli utenti della strada. Le lezioni-spettacolo affidate all’abilità di Carlo Mariano Sartoris sono destinate, in via prioritaria, ai giovani volontari che hanno aderito al progetto, ma sono aperte alle scolaresche, in particolare agli alunni degli due ultimi anni delle scuole superiori”.
Alla data inaugurale che si è svolta mercoledì 19 ottobre, alle 16, nell’aula magna del Liceo Viesseux di Imperia, seguirà una replica dello spettacolo a Cuneo, nel Centro Incontri della Provincia, martedì 25 ottobre (ore 15). Alla giornata parteciperà anche il campione di motociclismo, Nicola Dutto, che porterà la sua personale esperienza alla platea.
“L’appuntamento – spiega l’assessore Lauria – punta ad accrescere i livelli di prevenzione, valorizzando, al contempo, le possibilità di tornare alla vita in seguito ad un incidente grave come quello occorso nel 2010 al pilota cuneese”.
L’ultima data in calendario è prevista per le 16 di mercoledì 26 ottobre, nella sala Consiglio del palazzo comunale di Loano.
In settembre si era concluso a Cuneo il primo corso di formazione dei volontari in azione per la sicurezza stradale a Cuneo, seguito da analoghe attività in Provincia di Imperia e Comune di Loano. Il progetto V.I.A., di cui la Provincia di Cuneo è capofila in collaborazione con i quattro partner istituzionali Provincia di Imperia, Comune di Busca, Comune di Imperia e Comune di Loano e gli associati Automobile Club Cuneo (Aci) e Associazione Segnal’Etica di Verzuolo, si svolge nell’ambito dell’iniziativa Azione ProvincEgiovani finanziata dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e gestita dall’Upi che ha segnalato il progetto come secondo classificato in una graduatoria nazionale.
Lo spettacolo, descrizione
Dopo una lunga esperienza dedicata alla prevenzione e una più recente attività teatrale, sempre dedicata problemi sociali, l’autore si è persuaso che occorre catturare l’attenzione intorno al problema della prevenzione stradale con un messaggio forte, crudo e molto descrittivo, allo stesso tempo però, indirizzato in maniera organizzata e scandita da una scaletta che è frutto dell’esperienza maturata a teatro. L’intervista alla vittima della strada alterna domande, immagini ed esperienze personali mirate a mettere in risalto la magia della vita e la fragilità del corpo, sovente ignorate dalle informazioni dai mass-media.
In un contesto che vuole rappresentare la svolgersi dell’intervista, dopo la proiezione di brevi, espliciti filmati, appositamente confezionati per introdurre l’argomento, un giornalista interroga il protagonista, vittima della strada in seguito a incidente e paralizzato da 24 anni. Si inizia con domande generiche che lentamente si espandono, cercando non di dissuadere lo spettatore dalla velocità, quanto piuttosto di accrescere la coscienza del rischio che sta correndo e delle conseguenze inevitabili di un errore al quale non c’è rimedio.
L’intervista è intercalata dalla lettura di brani forti che descrivono l’incidente, quale attimo fuggente al quale non si può più porre rimedio. Sono brani ricavati dalla commedia: “Quando la ruota gira controvento” che, dal 2008, porta questo messaggio nei teatri del Piemonte. L’intervista al disabile è espressamente ricavata per portare un messaggio agile e flessibile esclusivamente indirizzato alla prevenzione, mentre l’intera commedia, pur occupandosi del medesimo problema, è più concentrata sulle problematiche dell’handicap.
Al termine, è auspicabile il confronto con gli spettatori. L’obiettivo è fornire un un messaggio alternativo, destinato a rimanere impresso nella memoria.