Piano di prevenzione e controllo numerico del ghiro

Deliberato dalla Provincia per il triennio 2011-2013

Cuneo La Provincia ha deliberato l’attivazione, per il triennio 2011-2013, di un piano di prevenzione e di controllo numerico del ghiro, secondo specifiche tecniche redatte in conformità con il parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale (Ispra), che verranno stabilite in un apposito protocollo operativo.

“Il provvedimento – spiegano il presidente della Provincia, Gianna Gancia, e l’assessore alla Tutela fauna, Stefano Isaia – risponde alle segnalazioni di danni sempre maggiori ai noccioleti nei territori dell’Alta Langa e della Langa delle Valli Belbo, Bormida ed Uzzone. Parliamo di una coltivazione pregiata, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, ma anche di una delle poche attività remunerative impiantate nella zona che, come tale, merita attenzione e tutela”.

A partire dal 2006, la Provincia ha promosso una serie di iniziative in materia, culminate nello studio di “Valutazione dell’impatto ambientale del ghiro sulle colture del nocciolo”, realizzato dal Centro Ricerche sulla gestione della fauna selvatica (Cerigefas) e successivamente sottoposto al parere dell’Ispra. Il ghiro è, infatti, specie non cacciabile, ai sensi della legge 157 del ’92 e, quindi, oggetti di tutela. Gli uffici provinciali hanno poi provveduto ad un monitoraggio della popolazione del ghiro, trasmettendo i dati rilevati, unitamente ad una proposta definitiva di piano di attività, all’Ispra che ha condiviso l’impostazione di intervento ipotizzata.

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