Festival internazionale dell’oralità popolare a Torino
Dal 18 al 20 giugno nutrita rappresentanza dal Cuneese
Cuneo La Rete italiana di cultura popolare promuove, dal 18 al 20 giugno a Torino, il Festival internazionale dell’oralità popolare. La Provincia di Cuneo, che assieme ad enti ed associazioni del territorio nazionale è socio della rete, sarà rappresentata dall’assessore Licia Viscusi, presente alla tavola rotonda di apertura dell’evento, in programma dalle dalle 14,30 alle 16,30 di venerdì 18 giugno, in piazza Carignano. Nel corso della kermesse verrà inoltre allestito uno stand istituzionale per la divulgazione di materiale informativo e la promozione del territorio cuneese. Numerose saranno le presenze cuneesi durante la tre giorni di eventi nel capoluogo regionale: appuntamenti e spettacoli vedranno protagonisti, tra gli altri, l’Ecomuseo della segale di Valdieri, l’Ecomuseo dei terrazzamenti e della vite di Cortemilia, i Dançaires di Coumboscuro, i “Balerin del bal vej” della val Po, gli Amici della Valle Grana, l’Ecomuseo dell’Alta Valle Maira, l’Ecomuseo delle Rocche e del Roero di Montà d’Alba; il Premio Ostana, l’Ecomuseo della pastorizia di Demonte.
“La Granda è stata nei secoli terreno fertile per lo sviluppo di una cultura popolare multiforme – dichiara l’assessore Viscusi -. Una varietà che sarà testimoniata dalla partecipazione di associazioni e protagonisti del territorio cuneese al Festival internazionale di Torino. L’amministrazione provinciale che rappresento, anche attraverso l’adesione alla Rete italiana di cultura popolare, guarda con favore alla promozione e alla diffusione di questo patrimonio irripetibile di saperi, quale eredità da trasmettere alle nuove generazioni”.
Nei tre giorni di eventi dedicati alla “Trasmissione dei saperi” Torino sarà capitale dell’oralità ed ospiterà comunità, testimoni, scrittori, musicisti, artigiani provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. Obiettivo dell’evento è quello di individuare e valorizzare i portatori della tradizione per facilitarne la trasmissione, ma anche il confronto con i nuovi cittadini europei in cammino da Africa, Asia e Americhe. Il Cuneese sarà raccontato, venerdì 18 giugno, in piazza Castello da: laboratori e lezioni a cielo aperto, stage di organetto in collaborazione con l’Ecomuseo della segale di Valdieri, dalle 15,30 alle 17,30; “Storie di masche, storie di magia, storie cantate” a cura dell’Ecomuseo dei terrazzamenti e della vite di Cortemilia, dalle 17 alle 18; laboratorio di danza provenzale a cura del Dançaires di Coumboscuro, dalle 17,30 alle 19; “La Ghironda”, incontro con il compositore cuneese Luca Pellegrino, dalla 18 alle 19; “Dialoghi con i maestri, conversazioni in piazza con i protagonisti della Cultura popolare. Gavino Ledda”, in collaborazione con il Premio Ostana dalle 18 alle 19 in piazza Carignano; “Emozioni musicali delle terre di Provenza”, i Catafolk incontrano i Dançaires di Coumboscuro, dalle 21 alle 22. Sabato 19 giugno il programma prevede: “La tutela del patrimonio immateriale dei nativi” in collaborazione con il Premio Ostana, dalle 11 alle 12, in piazza Castello; stage di danze della Val Po, a cura dei “Balerin del bal vej”, dalle 11 alle 12 in via Cesare Battisti; “Il canto piemontese” a cura degli Amici della Valle Grana, dalle 15,30 alle 16,30, in piazza Castello; presentazione dei libri “Il sale nelle vene. Storie di acciugai nella Val Maira” e “Macchine ad acqua. Mulini in Valle Maira”, organizzata dall’Ecomuseo dell’Alta Valle Maira di Celle Macra, dalle 17 alle 18 in piazza Castello; I Bona Vista in concerto portano in piazza la tradizione dei balli a palchetto, in collaborazione con l’Ecomuseo delle Rocche e del Roero di Montà d’Alba, dalle 21 alle 22, in piazza Carignano. Infine domenica 20 giugno, la Granda sarà rappresentata da Stefano Martini, direttore dell’Ecomuseo della pastorizia di Demonte all’appuntamento “Antichi riti devozionali, comunitari ed itineranti” dalle 10 alle 12, in piazza Carignano.