Recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà, dalla Provincia lettera ai Comuni

Il presidente Gancia e l’assessore Isaia: “Aumentati i casi negli ultimi anni. Invitiamo gli enti locali a collaborare con i Cras”

Cuneo In una lettera indirizzata ai Comuni del territorio la Provincia ricorda gli adempimenti connessi al recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà. “Invitiamo – scrivono il presidente della Provincia Gianna Gancia e l’assessore Stefano Isaia con delega alla Tutela faunistica – gli enti locali a valutare favorevolmente ogni collaborazione con i Centri di recupero animali selvatici, nonché a definire, ove necessario, una convenzione per il ritiro degli animali defedati, così come già formalizzata da alcuni centri della provincia”.

La legge regionale 70 del 96 prevede espressamente che “chiunque, in qualsiasi tempo, abbatta fauna selvatica per caso fortuito o forza maggiore, o venga nella disponibilità di fauna selvatica viva o morta, o di parti di essa, deve farne consegna entro ventiquattro ore al Comune di residenza o a quello in cui è avvenuto il fatto, oppure alla Provincia competente per territorio. Tali enti provvedono a consegnarla a un centro di recupero o, se l’esemplare è morto, ad una destinazione di pubblica utilità”. Negli ultimi anni, con l’aumento della fauna selvatica presente sul territorio provinciale e con l’affermazione di una maggiore sensibilità faunistico-ambientale, i casi di ricorso ai due centri provinciali autorizzati di assistenza e recupero della fauna selvatica di Bernezzo e Racconigi sono notevolmente aumentati. “L’attività preziosa posta in essere da tali centri – scrivono Gancia e Isaia – avviene però grazie all’azione del volontariato e a piccoli contributi concessi da soggetti pubblici e privati. Gli stessi centri hanno più volte segnalato le loro difficoltà a soddisfare pienamente le sempre più pressanti richieste che arrivano dal territorio con le poche risorse a disposizione”.

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