Approvato protocollo d’intesa contro la violenza di genere

Per l’analisi del fenomeno e lo sviluppo di azioni finalizzate alla prevenzione

Cuneo L’analisi e il monitoraggio degli episodi di violenza di genere, lo sviluppo di azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno, attraverso percorsi educativi ed informativi, formazione degli operatori, assistenza e sostegno alle vittime: sono le finalità del protocollo d’intesa approvato dalla Giunta provinciale. Il documento impegna, oltre alla Provincia, i Comuni di Cuneo, Alba, Bra, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano, Prefettura e Questura, Comando provinciale dei carabinieri, le Asl Cn 1 e Cn 2, l’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle, la Consigliera di Parità, gli Ordini degli avvocati di Cuneo, Alba, Mondovì e Saluzzo. “L’obiettivo prioritario – spiega il presidente della Provincia – è l’adozione di strategie condivise per arginare un fenomeno in preoccupante aumento. Il documento, realizzato da un apposito gruppo di lavoro, sancisce i rapporti sviluppati in un anno di progetti nell’ambito del Piano provinciale di interventi conseguente all’accordo di programma siglato tra gli assessorati alle Pari opportunità della Provincia e delle sette sorelle della Granda”. Compiti della Provincia saranno una capillare opera di sensibilizzazione attraverso il sostegno alle iniziative mirate ad una maggiore consapevolezza sulla violazione dei diritti fondamentali delle donne e la diffusione della cultura della non discriminazione. L’ente provvederà inoltre a coordinare, monitorare, valorizzare e diffondere le esperienze già in atto sul territorio, sostenendo in particolare le azioni intraprese in modo autonomo dai Comuni così da assicurare risposte operative ai bisogni concreti. E’ inoltre previsto un monitoraggio del fenomeno attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati forniti dagli altri soggetti firmatari, assieme al consolidamento delle attività di collaborazione sul territorio e alla promozione di momenti dedicati per assicurare un’adeguata formazione ad operatori, assistenti sociali, forze dell’ordine, insegnanti, in vista dell’acquisizione di linguaggi e modalità di intervento comuni.

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