Consiglio provinciale: Stefano Dho è subentrato a Mino Taricco. Gancia: “I previsti tagli alle Province mettono a rischio l’attuazione del bilancio approvato ad inizio luglio”.

Commemorate le vittime del Molino Cordero di Fossano, nel quinto anniversario dalla tragedia

La Presidente Gianna Gancia con il presidente del Consiglio provinciale Giorgio Bergesio e il consigliere Stefano Dho

Cuneo “Nello scorso Consiglio provinciale abbiamo approvato il bilancio previsionale. Quello stesso documento, in base alle notizie provenienti dagli organi di stampa, sarà ora difficilmente attuabile. Sembra, infatti, che già nel 2012 il taglio di risorse previsto per la Provincia ammonterà a circa 6 milioni di euro. Una drastica riduzione che avviene per la prima volta sull’annualità in corso e che ci mette in serie difficoltà”. La presidente della Provincia, Gianna Gancia, ha introdotto così il Consiglio provinciale di lunedì 16 luglio. In apertura di seduta anche  la comunicazione della revoca (in data 4 luglio) delle deleghe a Giuseppe Lauria con la conseguente riassegnazione: Sport, Associazionismo e Volontariato, nelle responsabilità dell’assessore Roberto Russo, Politiche sociali, giovanili e della famiglia all’assessore Pietro Blengini, che assume anche la delega all’Attuazione del programma di governo. “Una decisione presa a malinucore, dettata dal venir meno del rapporto fiduciario – ha spiegato Gancia -. Voglio ringraziare l’assessore Lauria per il lavoro svolto e la collaborazione garantita in questi anni. Sollecito, inoltre, tutti i gruppi consiliari ad attivarsi per la salvaguardia in capo alla Provincia della delega alle Politiche sociali che sarà altrimenti trasferita a Comuni o Regione, secondo la nuova normativa nazionale in via di definizione”. Numerosi gli interventi in sala: hanno preso la parola Fabio Di Stefano (Idv), Pierpaolo Varrone (Pd-Impegno civico), Piermario Giordano (Lega Nord), Marco Perosino (Pdl), Giovanna Zetti (Lista Costa), Angelo Rosso (Udc).

L’assemblea ha quindi approvato all’unanimità (21 voti) la surroga del consigliere provinciale Mino Taricco (Pd-Impegno Civico) che ha rassegnato le dimissioni. Al suo posto è subentrato Stefano Dho, vice sindaco di Peveragno e vice presidente della Comunità montana Alpi del Mare. Sindaco di Peveragno dal 1996 al 2005, è stato, inoltre, presidente della Comunità montana La Bisalta dal 2005 al 2010. E’, inoltre, dipendente di Poste Italiane spa e segretario provinciale della Uil Poste. Al neo-consigliere il benvenuto dei colleghi Pierpaolo Varrone (Pd-Impegno civico), Marco Perosino (Pdl), Paolo Demarchi (Lega Nord), Roberto Nizza (Lista Costa), Fiorenzo Prever (Pdl), Angelo Rosso (Udc), Fabio Di Stefano (Idv), Pio Giverso (Pd-Impegno civico), Piermario Giordano (Lega Nord), Adelino Icardi (Pd-Impegno civico) e Marco Pedussia (Pdl).

A seguire l’interrogazione sulla situazione dell’Autorità d’ambito promossa dai consiglieri del gruppo Pd-Impegno civico ed illustrata da Pierpaolo Varrone. La risposta a cura della presidente Gancia: “Colgo l’occasione per rungraziare l’ing. Mario Piovano che nei mesi scorsi ha accettato di affiancarci nella gestione di questo settore. L’attuale assetto dell’Ato non è imputabile a scelte dell’amministrazione in carica, ma a legittimi orientamenti di quelle precedenti. Orientamenti risalenti ad un periodo in cui il legislatore non intendeva ridurre, bensì rafforzare le Province. Attualmente è attivo un gruppo di lavoro che sta predisponendo un cronoprogramma per l’attuazione dei nuovi obiettivi. Il gettito tariffario riguardante il canone addizionale (8%) ammonta a 14 milioni e 228 mila euro circa, mentre i trasferimenti alle Comunità montane ammontano a 3 milioni e 935 mila euro. Le erogazioni avvengono mediante anticipo in seguito all’approvazione dei lavori e tramite successivo saldo. Per la maggior parte degli enti siamo in attesa della programmazione e della rendicontazione delle opere. Ad oggi non è, inoltre, possibile la convocazione della conferenza Ato, che avverrà il prima possibile, stante la mancata individuazione dei rappresentanti di alcune aree omogenee. E’, comunque, possibile anticipare un lieve avanzo complessivo a favore dell’Ato”.

La seduta si era aperta con la commemorazione dell’anniversario della tragedia del Molino Cordero di Fossano, costata la vita, il 16 luglio 2007, a cinque operai: Valerio Anchino, Marino Barale, Antonio Cavicchioli, Massimiliano Manuello, Mario Ricca. “I loro nomi – ha detto il presodente del consiglio, Giorgio Bergesio – si aggiungono al lungo elenco dei tanti, tantissimi, che, in provincia di Cuneo come in Piemonte, hanno perso la vita nel quotidiano adempimento delle loro incombenze lavorative. A cinque anni di distanza, resta l’attualità della tragedia e la necessità del ricordo, fondamentale per evitare il ripetersi di analoghe tragedie: la memoria – affidata a familiari delle vittime, associazioni ed enti locali – diventa, infatti, monito per i privati e le istituzioni al rispetto di quella sicurezza degli occupati che è diritto imprescindibile dei cittadini. Perché, se il lavoro è un diritto, lo è altrettanto la garanzia di svolgerlo con il minor rischio possibile. Un impegno che merita attenzione crescente, soprattutto in presenza della crisi in atto, caratterizzata da pesanti ricadute sul mercato occupazionale: il sostegno alle aziende in difficoltà è importante, ma non bisogna dimenticare i livelli di sicurezza anche per le tante realtà a conduzione familiare che caratterizzano la nostra provincia”.

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