Istituto climatico di Robilante, incontro in Provincia
Il tavolo con il presidente Gancia e l’assessore Blengini si aggiorna a febbraio
Cuneo “La Provincia tenterà di prendere contatti con la proprietà per approfondire le prospettive future dell’Istituto climatico di Robilante, alla luce delle problematiche sollevate dai rappresentanti sindacali. Auspichiamo un impegno analogo da parte del Comune: l’obiettivo è la salvaguardia di una fonte di occupazione importante per un piccolo centro assieme alla tutela, prioritaria, dei lavoratori. I contatti dei prossimi giorni dovranno servire anche alla definizione del pagamento degli stipendi di dicembre ai lavoratori, attualmente non corrisposti. Seguirà poi, a inizio febbraio, un ulteriore tavolo, sempre in Provincia, per definire gli sviluppi futuri della situazione aziendale”. Questo l’impegno assunto dal presidente della Provincia Gianna Gancia e dall’assessore al Lavoro Pietro Blengini, al termine dell’incontro di lunedì 25 gennaio. Al tavolo hanno partecipato i sindacalisti Giampiero Porcheddu, Alessandro Bertaina, Luisa Ballario e Fabrizio Silvestro per la Cisl Funzione pubblica, l’assessore del Comune di Robilante Mattia Barberis e il direttore amministrativo dell’Asl Cn1 Alberto Osenda. All’ordine del giorno le prospettive della struttura sanitaria privata che fornisce servizi di lungodegenza e riabilitazione finanziati dal sistema sanitario pubblico. L’Istituto climatico di Robilante dispone attualmente di 120 posti letto convenzionati (90 per degenza e 30 per riabilitazione) e conta circa 150 dipendenti tra personale medico ed infermieristico. Tra le criticità sollevate dal sindacato: il ritardo nella corresponsione degli stipendi di dicembre a fronte di un’elevata percentuale di personale di origine straniera con alle spalle una difficile situazione economica, il mancato pagamento dei Tfr (Trattamento di fine rapporto) ad alcuni dipendenti, le carenze nella gestione lamentate dai degenti e parenti, l’urgenza di un adeguamento della struttura alla normativa in materia di sicurezza e lo stato dei lavori per la realizzazione di nuovi padiglioni. Di qui la richiesta di un interessamento, in tempi brevi, delle istituzioni territoriali quali Comune, Provincia, Regione, Asl e Prefettura per la salvaguardia dei lavoratori e la tutela degli utenti.