Gancia incontra i responsabili del Centro recupero animali selvatici di Bernezzo
Nel 2009 la struttura, riconosciuta dalla Provincia, ha ospitato 361 esemplari
Cuneo – Bilancio d’attività per il Centro di recupero animali selvatici (Cras) di Bernezzo. I responsabili, guidati da Remigio Luciano, hanno incontrato il presidente della Provincia Gianna Gancia e l’assessore alla Tutela della fauna, Claudio Sacchetto, per presentare la relazione annuale 2009 sull’attività di recupero svolta dalla struttura, riconosciuta dalla Provincia. Fra i 361 animali ospitati lo scorso anno ci sono state anche 12 poiane, 16 civette, 10 allocchi, 7 gufi e 9 gheppi, ma anche 1 furetto, 1 pitone, 1 bertuccia, 1 ramarro e 8 tartarughe. E poi numerosi caprioli, con alcuni camosci, scoiattoli, cervi, volpi e lepri. La gran maggioranza è stata consegnata da privati, quindi dal settore Vigilanza Faunistica della Provincia, dall’Asl, dal Corpo Forestale dello Stato, dai Comprensori alpini, da guardaparco e forze dell’ordine. I dati sono contenuti nella relazione 2009 del Centro che da anni è in convenzione con la Provincia. Gli animali che arrivano al Centro sono, di norma, feriti per traumi da urto oppure perchè nati immaturi, ma una parte è stata oggetto di aggressioni oppure di intrappolamenti o debilitati. Gli interventi sanitari consistono in radiografie, interventi chirurgici, ingessature o amputazioni, oltre alle cure riabilitative per molti esemplari feriti, ma esistono anche casi di soppressione dell’animale che non può più guarire. Nel 2009 il Cras, attivo dal 2001 come associazione ambientale per la protezione della fauna, si è adeguato alle linee guida regionali con grandi lavori di ristrutturazione. L’attività di recupero degli animali selvatici feriti è effettuata da volontari e riconosciuta dal ministero dell’Ambiente. Sul fronte della tutela del patrimonio faunistico locale, prosegue la collaborazione avviata con la Provincia di Cuneo. “A tutti i volontari del Centro di recupero – ha detto il presidente della Provincia Gancia – va il ringraziamento della Provincia che contribuisce a sostenere l’opera così preziosa nel mantenimento dell’equilibrio faunistico del nostro territorio”. Grazie alla campagna di sensibilizzazione della Provincia e di altri enti, sono molto diminuiti i casi di prelievi di cuccioli e nidiacei sani. Si ricorda che chiunque trovasse un animale ferito è invitato a contattare telefonicamente il Settore Tutela Fauna della Provincia (Servizio di vigilanza telefono 0171-445254) o il Corpo Forestale dello Stato (telefono 1515) e ancora la Polizia municipale competente. Qualora ciò non fosse possibile è opportuno chiamare le altre forze di polizia che si attiveranno per avvertire il veterinario dell’Asl della zona.