Presentato in Provincia il formaggio Nostrale d’Alpe
L’assessore Mellano: “Una risorsa per l’economia della nostra montagna”
Cuneo – Alla presenza degli stessi produttori d’alpeggio è stato presentato venerdì 10 giugno in Provincia il formaggio Nostrale d’Alpe, la cui promozione è stata inserita dall’assessorato provinciale all’Agricoltura nel progetto “Viaggio tra i prodotti tipici, i gusti e i sapori” del Programma Alcotra 2007-2013.
Chiamato storicamente “nustral” e prodotto esclusivamente negli alpeggi del Cuneese, il formaggio è compreso nell’elenco dei Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali) della Regione Piemonte.
“Il formaggio Nostrale d’Alpe è una risorsa importante della nostra montagna – ha detto l’assessore provinciale Roberto Mellano – ed è un prodotto che rischiava di scomparire e che invece deve essere valorizzato e fatto conoscere a tutti. Legato all’attività dei malgari, il Nostrale è un prodotto di grande qualità, a volte confuso con altri formaggi simili. Essere riusciti a definire un disciplinare di produzione condiviso è un fatto significativo perchè mettere insieme uomini e condizioni diverse rappresenta un valore aggiunto per l”attività dei nostri malgari e per la loro attività che è una professione, ma anche una scelta di vita”.
Per promuovere il formaggio Nostrale è stato avviato il progetto “Viaggio tra i prodotti tipici”, inserito all’interno del Pit “Nuovo Territorio da scoprire”. I soggetti coinvolti, vale a dire Provincia di Cuneo e Conseil Général des Alpes de Haute Provence, Camera di Commercio di Cuneo e Coldiretti Cuneo, Association Agribio04 e Association Pays de HauteProvence, sono impegnati nello sviluppo di una politica di valorizzazione delle produzioni agricole locali tipiche del territorio transfrontaliero, tramite la promozione di forme di vendita diretta e di filiera corta. Il progetto, in particolare, si propone di facilitare lo scambio di conoscenze e di esperienze tra gli agricoltori e i tecnici dei due versanti, grazie anche a viaggi studio in Francia e in Italia e ad iniziative diverse di scambio e di confronto.
Per quanto riguarda lo studio della “filiera corta” è in programma la realizzazione di una guida per il consumatore, che, relativamente al territorio transfrontaliero, possa fornire utili informazioni per una scelta consapevole, mentre la Coldiretti di Cuneo sta organizzando un mercato contadino localizzato nel capoluogo della Granda, utilizzando anche le esperienze già presenti sull’altro lato del confine. Per valorizzare al meglio la qualità e la tipicità dei prodotti del territorio, per accrescere la fiducia dei consumatori e garantire la trasparenza del processo produttivo, è inoltre previsto il sostegno allo sviluppo di idonei sistemi di tracciabilità, che seguano il prodotto dal campo alla tavola e forniscano informazioni relative al produttore e al territorio.
Da parte italiana, a cura di Provincia e Camera di Commercio, si sta lavorando – oltrechè sul Nostrale d’Alpe – anche ad altri prodotti tipici e locali come l’agnello sambucano, la patate di montagna e la carota per definire i relativi disciplinari di produzione e processi di tracciabilità. Da parte francese il Conseil Général des Alpes de Haute Provence ha invece deciso un intervento sulla tracciabilità di alcuni prodotti locali utilizzati nelle mense scolastiche, progetto che sarà anche spunto per attuare il monitoraggio di prodotti tipici privi di riconoscimenti ufficiali di qualità.
La parte operativa del progetto sul Nostrale d’Alpe è stata affidata all’Istituto lattiero-caseario di Moretta dell’Agenform. L’attività ha preso il via nel 2010 con il coinvolgimento di un gruppo di produttori interessati che, nel periodo dell’alpeggio, sono stati visitati al fine di rilevare le modalità di caseificazione e sperimentare una possibile marchiatura del formaggio. Durante i mesi invernali si è poi giunti all’individuazione di un disciplinare di produzione condiviso ed, infine, alla costituzione dell’Associazione Produttori Nostrale d’Alpe.