La Provincia ha riaperto al transito il ponte “del ciadel” a Borgo San Dalmazzo
Intervento di messa in sicurezza strutturale, sismica e idraulica per circa 2 milioni di euro
Cuneo – Uno staff progettuale composto da 20 tecnici e professionisti, quasi dodici mesi di lavoro, smontaggio pezzo per pezzo dell’impalcato e contestuale ricostruzione avanzando da una spalla all’altra, sollevamento e riposizionamento dell’infrastruttura su nuove spalle di appoggio, recupero e restauro delle componenti originali, nuove barriere laterali e nuovi asfalti, per costo complessivo di 2 milioni di euro, finanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Sono le cifre dell’intervento di di messa in sicurezza strutturale, sismica e idraulica del ponte in ferro detto “del ciadel” sul torrente Gesso, lungo la strada provinciale 21 tra Fontanelle di Boves e Roccavione, riaperto al transito dalla Provincia stamattina, giovedì 26 settembre. Il ponte, realizzata nel 1895 dalle Officine di Savigliano, era chiuso dallo scorso ottobre per un’importante intervento di ristrutturazione e consolidamento. I lavori, commissionati dalla Provincia, sono stati eseguiti dalla Malabaila&Arduino di Villafranca d’Asti. Hanno collaborato i tecnici dello studio Lga Engineering in qualità di progettisti e direttori dei lavori dell’intervento e il collaudatore dell’opera.
Al taglio del nastro era presente il presidente della Provincia: “Un grazie a tutti coloro che si sono dedicati a questo importante intervento che rientra in un più ampio Piano Ponti che ha preso il via da una grande tragedia come il crollo del ponte Morandi di Genova e che tutti i governi, di vari colori, hanno mantenuto e che si sta sviluppando su diverse annualità grazie alle leggi finanziarie. Le opere del Piano Ponti 2019 vanno appaltate entro il 31 dicembre 2024 e noi siamo una delle Province più virtuose: abbiamo alcune difficoltà solamente sul ponte di Cardè, per una questione di fondi, e su quello di Pollenzo, per motivi di tempo. Per questi due interventi chiederemo una proroga. Oggi ristrutturiamo un’infrastruttura significativa dal punto di vista storico e la restituiamo al territorio. Dietro a questo risultato c’è il lavori di tantissime persone, compresi i funzionari provinciali che si occupano delle gare d’appalto e dell’aspetto burocratico, per niente semplice”.
Il Comune di Borgo San Dalmazzo era rappresentato dalla sindaca e di componenti della giunta al completo: “Un ponte importante per la nostra comunictà perché ci collega ai Comuni vicini- Ringraziamo la Provincia e tutte le maestranze che hanno lavorato per raggiungere l’obiettivo”. Per il Comune di Roccavione il vicesindaco ha definito il ponte del Ciadel come “un ponte a cui tutti i roccavionesi sono affezionati”. Sono poi intervenuti anche l’architetto Stefania Manassero, funzionaria della Soprintendenza per le Province di Alessandria, Asti e Cuneo, l’ingegnere Andrea Alberto, progettista dello studio Lga Engineering di Savigliano, e i rappresentanti dell’impresa che ha realizzato i lavori.
Il ponte risale al 1895 e fu realizzato dalla Società Nazionale Officine du Savigliano. Si tratta di un’opera di ingegneria civile importante, con una luce netta pari a 76,50 metri per una sagoma carrabile larga 4,20 metri e alta 4,50 metri che si è mantenuto nel tempo sostanzialmente integro nella sua originaria identità architettonica. Costituisce pertanto una significativa testimonianza materiale del diffuso rinnovamento tecnologico a favore di infrastrutture viarie di fine XIX secolo nel territorio cuneese. L’intervento di rispristino, rinforzo e restauro del ponte permette di rispondere alle attuali esigenze di transitabilità, sicurezza strutturale e sismica, durabilità, esigenze paesaggistiche e di conservazione del bene di interesse storico.
Carla Vallauri – Uff. Comunicazione Provincia di Cuneo
N.B. Il presente comunicato è mancante dei nomi degli esponenti politici secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre-elettorali.
Alcune immagini della riapertura del ponte (foto Vallauri – Uff. Comunicazione Provincia)