Visita all’incubatoio ittico di Dronero per il ripopolamento e la tutela della fauna ittica
Il presidente Robaldo e i consiglieri Antoniotti e Astesanio hanno visitato la struttura
Cuneo – Il presidente della Provincia Luca Robaldo, accompagnato dai consiglieri provinciali Massimo Antoniotti e Mauro Astesano, ha fatto visita lunedì 18 settembre all’incubatoio ittico di Dronero dove viene prodotto materiale autoctono di qualità per il ripopolamento dei torrenti della Granda, come la trota marmorata e fario mediterranea. Nell’incubatoio di Dronero sono stati prodotti quest’anno 400 mila avanotti che poi diventeranno trotelle e saranno liberate nei torrenti in valle Maira, Grana, Varaita, Po e Stura. Oltre a quello di Dronero, sono attivi gli incubatoi di Demonte e Fossano.
Il presidente Robaldo e i consiglieri Antoniotti e Astesano: “Ci complimentiamo con la Fipsas provinciale e, in particolar modo, con il suo presidente Giacomo Pellegrino e tutti i volontari per l’ottimo lavoro svolto nel gestire la struttura di Dronero con grande attenzione ai dettagli, ordine e soprattutto cura per la salvaguardai del benessere del pesce. Andando sul posto abbiamo potuto verificare di persona il grande lavoro di selezione e incubazione che sta a monte del processo. I geni delle trote vengono prelevati dal fiume e poi, tramite gli avanotti, tornato nel fiume, con un ciclo integrato che funziona bene e che produce specie sane e controllate”.
Nell’incubatoio di Dronero prestano la loro opera i volontari delle società di pesca della valle Maira raccolti in un coordinamento. Il processo di produzione è molto delicato e complesso: consiste nello spremere le trote per la riproduzione, incubare nella struttura le uova embrionate, allevare e far crescere il materiale ittico prodotto fino al periodo di immissione nei corsi d’acqua, controllandone gli aspetti tecnico-sanitari, sempre allo scopo di recuperare e salvaguardare le popolazioni ittiche autoctone.
Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia
Alcune immagini della visita