In Provincia il tavolo con i Consorzi irrigui per affrontare l’emergenza siccità
Il presidente Robaldo: “Questo è il momento migliore per parlarne senza l’assillo dell’urgenza”
Cuneo – “Fare il punto della situazione sulla disponibilità e l’uso dell’acqua in agricoltura in un momento come questo che, dopo tanta pioggia, sembrerebbe meno emergenziale, così da confrontarci con calma e programmare gli interventi senza l’assillo dell’urgenza. Come Provincia ci siamo, manteniamo alta l’attenzione sul problema siccità e vogliamo essere presenti concretamente anche come dinamica istituzionale”.
Così, il presidente della Provincia Luca Robaldo ha introdotto i lavori del tavolo dei Consorzi irrigui che si è svolto lunedì pomeriggio in Provincia a Cuneo con i rappresentanti di tutte realtà di primo e secondo grado. Era presente anche il consigliere provinciale Davide Sannazzaro, che ha una delega specifica alle risorse idriche e il senatore Giorgio Bergesio, vice presidente della Commissione Agricoltura a palazzo Madama, ma anche presidente di “Acque Irrigue Cuneesi” che raduna 310 Consorzi di primo livello che interessa 115 mila ettari di territorio. Erano rappresentati anche tutti i 18 Consorzi di secondo livello. Attorno al tavolo che i rappresentanti delle categorie agricole Coldiretti, Confagricoltura e Cia, oltre alla Camera di Commercio di Cuneo.
Il presidente Robaldo ha ringraziato della sua presenza il senatore Bergesio che ha permesso anche di ampliare il confronto sul tema generale dell’emergenza idrica e sui contenuti del Decreto Legge in fatto di siccità, che il Parlamento ha approvato nei giorni scorsi e che consente alle Province una gestione più ampia del problema.
Bergesio ha parlato della necessità di deroghe di rilascio sui corsi d’acqua riguardo al deflusso minimo vitale dei fiumi necessario a garantirne la naturale integrità ecologica, di logiche adeguate di riparto, di pozzi e della necessità di realizzare invasi per l’irrigazione. E poi ha chiesto procedure semplificate, risorse finanziarie per fiumi e affluenti e ha parlato delle sperimentazioni, necessarie ma costose e lunghe perché richiedono almeno cinque o sei anni. “Con la Regione – ha aggiunto Bergesio – si è parlato di fondi e di una norma per riscrivere il percorso giuridico dei consorzi irrigui”.
La conclusione del consigliere Sannazzaro: “E’ stato un utile momento di confronto con i presidenti dei Consorzi Irrigui e abbiamo pianificato di incontrarci con un gruppo di lavoro ristretto per affrontare insieme i temi emersi. Sicuramente la futura ripartizione dell’acqua, il deflusso minimo vitale e il tema delle sperimentazioni richiederanno una programmazione per affrontare il prossimo anno irriguo con le conoscenze acquisite”.
Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia
Alcune immagini dell’incontro (foto Vallauri – Uff. Stampa Provincia)