Aperto il penultimo tratto dell’autostrada Asti-Cuneo nei pressi dell’ospedale di Verduno

L’evento questa mattina 3 aprile alla presenza del vice premier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’intervento del presidente della Provincia (foto Unione Monregalese)

Cuneo – Lunedì mattina 3 aprile a Verduno è stato aperto il penultimo tratto autostradale A33 sul cantiere dell’autostrada Asti-Cuneo alla presenza del vicepremier  e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Erano presenti il presidente della Regione, il presidente della Provincia, deputati e senatori oltre alle autorità locali anche per fare il punto sugli ultimi lotti dell’autostrada A33 Asti- Cuneo. Il territorio attende, infatti, da anni la conclusione dei lavori del lotto 2.6b, quello che unisce la tangenziale di Alba allo svincolo Alba Ovest, vicino al nuovo ospedale di Verduno. Mancano pochi chilometri alla conclusione dell’infrastruttura con quello che sarà il prossimo lotto 2.6a da Verduno al viadotto sospeso di Cherasco, che consentirà di dare continuità autostradale da Asti fino alla A6, nei pressi del casello di Marene e, di conseguenza, a Cuneo. E’ arrivato stamane anche il via libera del ministero della Cultura alla valutazione di impatto ambientale su questo ultimo tratto ancora mancante.

Il presidente della Provincia: “Giornata particolare per tutti i cuneesi, soprattutto per questa parte della Granda che aspetta da anni che venga terminato un intervento di così tanta importanza. Come Provincia di Cuneo, coinvolta ad ogni livello in questa progettualità, possiamo affermare di avere dato un contributo importante affinché questa infrastruttura possa essere conclusa grazie soprattutto a chi mi ha preceduto”.

Importanti anche le dichiarazioni di ministro  riguardo al rilancio e all’importanza delle Province, di cui oggi a Verduno si ha una prova tangibile, non solo attraverso la collaborazione istituzionale e l’apporto dei tecnici, “ma soprattutto – ha aggiunto il presidente – attraverso quelle opere “complementari” senza le quali la definitiva realizzazione della Asti-Cuneo resterebbe monca, privando questo territorio di infrastrutture strategiche e di raccordo fra la viabilità autostradale e quella provinciale”. Nella sua conclusione il presidente della Provincia di Cuneo ha ribadito come “oggi sia il giorno in cui la pazienza si trasforma in apprezzamento per quanto tutti insieme si riesce a fare (…) e sia uno degli esempi della normalità che tutti noi vorremmo vivere, quella di interventi che vengono progettati e poi realizzati. Penso al Colle di Tenda, penso alla circonvallazione di Demonte, penso alla strada statale 28 a anche al terzo lotto della “mia” tangenziale di Mondovì, a un passo dall’essere completata. Anche in questo caso il “sistema Cuneo” è unito e non ha differenze di colori”.

Carla Vallauri – Ufficio Stampa Provincia

N.B. Il presente comunicato è mancante di nomi e virgolettati degli esponenti politici secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre-elettorali.

Alcune immagini dell’evento (foto Unione Monregalese g.c.)

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