A Verzuolo serata sul tema “Ue e Ucraina: l’ora della solidarietà”
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “L’Europa a casa nostra” finanziato dalla Provincia di Cuneo
Cuneo – La guerra in Ucraina e, più in generale, la situazione dell’Unione Europea in un momento particolarmente delicato per gli Stati membri e per la difesa dei diritti e della democrazia. Sono questi i temi al centro degli incontri promossi dalla Provincia nell’ambito del progetto “L’Europa a casa nostra”. Dopo la prima tappa di Cuneo di metà febbraio, quando già si parlava della grave minaccia di guerra che arrivava dalla Russia, gli incontri si sono susseguiti con tappe a Margarita (16 marzo) e Cuneo (17 marzo). I prossimi incontri sono venerdì 18 marzo a Fossano sul tema “Quale Europa” presso la locale Unitre e martedì 22 marzo a Verzuolo, mentre sono in corso di preparazione altri eventi ad Alba e Castelletto Stura.
A Verzuolo l’appuntamento è per martedì 22 marzo alle ore 20,30 a Palazzo Drago (Sala Arroyito) sul tema sarà “Ue e Ucraina: l’ora della solidarietà”. E’ previsto l’intervento di Franco Chittolina, già funzionario delle istituzioni europee e socio fondatore dell’associazione Apice (Associazione per l’incontro delle culture in Europa) che affronterà il quesito sulle prospettive per l’integrazione Unione Europea con il ritorno della guerra ai nostri confini. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “L’Europa a casa nostra” finanziato dalla Provincia di Cuneo.
La presentazione dell’incontro: “L’irruzione della guerra in Ucraina colpisce al cuore l’Europa e lambisce le frontiere dell’Unione Europea dove si riversano centinaia di migliaia di profughi. Ci eravamo illusi che da oltre settant’anni il virus della violenza militare fosse stato debellato nel nostro continente e abbiamo dato per scontato che la pace fosse sinonimo di Europa. Purtroppo, era solo una tregua, rotta già in anni recenti nella ex-Jugoslavia, in Georgia e in Ucraina. Questa inattesa esplosione di violenza ci interroga come cittadini europei proprio al momento in cui si avvia a conclusione la “Conferenza sul futuro dell’Europa” dalla quale adesso ci aspettiamo molto di più di quanto emerso finora. Ci siamo lasciati alle spalle una vecchia Unione Europea, mentre una nuova potrebbe nascere, annunciata dalla risposta data alla pandemia e dall’apertura delle frontiere per l’accoglienza umanitaria. Si delinea anche la prospettiva di una politica comune della sicurezza e di un nuovo rapporto con la Nato: un cantiere si sta aprendo, meglio non sbagliarsi nel disegnarne i piani di sviluppo, se vogliamo proteggere i valori fondativi della nostra convivenza pacifica, dentro e fuori dai nostri confini”.
Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia