Domenica 4 ottobre si conclude la stagione di pesca
Stagione anomala caratterizzata da sospensioni e chiusure a causa del coronavirus
Cuneo – Domenica 4 ottobre chiude la stagione di pesca. Una stagione anomala, quella del 2020, caratterizzata da chiusure e sospensioni dell’attività ittica a causa dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus. L’attività ittica, gestita a livello locale dalla Provincia, era iniziata regolarmente il 23 febbraio scorso, ad eccezione dei laghi e bacini montani al di sopra dei mille metri dove l’apertura della pesca è sempre posticipata. La pesca sportiva è stata poi sospesa fino al 4 maggio e comunque anche in seguito è stata condizionata da restrizioni sulle distanze individuali ed evitando assembramenti, con ricadute pesanti sulle gare e competizioni sportive.
Il territorio della Granda è molto apprezzato per l’attività ittica grazie alla grande quantità di corsi d’acqua che hanno mantenuto caratteristiche di salubrità e purezza. La stagione è regolamentata da disposizioni di legge che riguardano gli attrezzi e i sistemi di pesca, la quantità e le misure del pesce pescato, i periodi di divieto e le zone “no kill” cioè tratti di fiume dove il pesce pescato viene poi rilasciato. Per pescare nelle acque interne del Piemonte servono sempre le licenze annuali (tipo A per attività professionale e tipo B e C per dilettanti) che dietro pagamento alla Regione di tasse regionali consentono la pesca in tutte le zone non sottoposte a diritti di pesca esclusivi. Ci sono poi le acque in concessione (Dde Provincia, Fipsas, altre associazioni o privati) per le quali il pescatore deve versare un ulteriore importo al titolare del diritto di pesca. Sono previste esenzioni e deroghe.
Per la salvaguardia della fauna ittica durante le fasi di riproduzione delle varie specie ittiche ci sono sul territorio della provincia di Cuneo periodi di divieto di pesca a singole specie per la tutela del periodo di riproduzione dei salmonidi o di altre specie. Vi sono, infine, specie che non sono pescabili in tutte le acque regionali e per le quali esiste un divieto specifico. La Provincia ha elaborato una catta delle acque pescabili che è in distribuzione gratuita alla reception del palazzo di corso Nizza a Cuneo.
Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia