Pendio in frana nell’abitato di Valmala, arriva il progetto esecutivo della Provincia

L’intervento, che prevede anche il consolidamento di altri tratti di strade provinciali, ammonta a 400.000 euro

Particolare del cedimento dell’asfalto del piano viabile (foto Settore Viabilità)

Cuneo – La Provincia ha approvato, con decreto del presidente Federico Borgna, il progetto definitivo relativo ai lavori di sistemazione del pendio in frana presso l’abitato di Valmala e gli interventi di consolidamento in alcuni tratti delle strade provinciali 109 e 240 nei comuni di Busca e Valmala, per un importo totale di 400.000 euro.

Dopo le intense piogge degli ultimi due anni si era verificato, in corrispondenza del piazzale dell’abitato di Valmala, un importante scivolamento rotazionale con il conseguente cedimento del piano viabile che ha interessato, oltre alla provinciale 109, anche una parte rilevante del piazzale ad uso pubblico adiacente. L’intervento di sistemazione è stato finanziato dalla Regione nell’ambito di quelli destinati al ripristino dei danni idrogeologici e viabili che ha riservato alla Provincia di Cuneo un contributo totale di 3.000.000 di euro.

Dopo l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dei lavori avvenuta nel febbraio scorso, si arriva adesso al progetto definitivo che prevede il rifacimento del muro di sostegno posto alla base del pendio in frana. I sopralluoghi hanno inoltre evidenziato la necessità di eseguire una serie di interventi di manutenzione straordinaria su alcune opere di attraversamento e di sostegno presenti lungo la provinciale 109, dove si provvederà inoltre alla messa a norma delle barriere di sicurezza stradale, alla realizzazione del sistema di smaltimento delle acque piovane dell’impalcato stradale e al ripristino delle superfici in cemento armato ammalorate della soletta stradale.

La spesa complessiva di 400.000 euro Iva compresa prevede 302.000 euro per l’esecuzione delle lavorazioni (compreso gli oneri della sicurezza) e 98.000 euro per somme a disposizione dell’amministrazione. Trattandosi di terreni di proprietà privata è stata avviata anche una procedura espropriativa per pubblica utilità.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

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