A Nizza sindaci italo-francesi difendono l’amicizia tra i due Paesi dopo le polemiche tra Roma e Parigi
L’invito per venerdì 15 febbraio è stato rivolto dal sindaco francese Estrosi a Borgna, altri sindaci, rappresentanti delle categorie produttive, economiche e culturali italo-francesi
Cuneo – Sarà una giornata all’insegna dell’amicizia italo francese quella organizzata per venerdì 15 febbraio alle 12 a Nizza. L’invito è arrivato al presidente della Provincia e sindaco di Cuneo Federico Borgna dal sindaco Christian Estrosi, primo cittadino della città gemellata con Cuneo da oltre mezzo secolo. Estrosi, lui stesso di origini transalpine, ha deciso di organizzare un grande raduno transfrontaliero per rinsaldare i rapporti tra la Francia e l’Italia, a partire dalla convinzione che non saranno le reciproche posizioni politiche nazionali a minacciare i legami tra questi due popoli, forti di una storia comune di amicizia e fraternità. In place Garibaldi sindaci di città francesi ed italiane si scambieranno i rispettivi tricolori in segno di fratellanza tra due i Paesi vicini ed alleati.
La manifestazione prende spunto dal gesto del sindaco di Cuneo Borgna che giovedì 7 febbraio ha scelto di esporre sul balcone del municipio di via Roma, a fianco del tricolore e della bandiera dell’Europa, anche la bandiera francese. Una risposta alla crisi diplomatica fra Italia e Francia, ma il vessillo è poi stato rimosso dalla Prefettura, su ordine della Presidenza del Consiglio. Il gesto di Borgna ha però attivato la solidarietà di altri sindaci italiani come quello di Imperia e dei sindaci francesi della valle Roya che hanno esposto il tricolore bianco rosso e verde sui municipi di Saorge, La Brige, Breil sur Roya e anche quelli di Barcellonette e Nizza appunto.
Al raduno di venerdì 15 febbraio ci saranno anche rappresentanti del mondo economico, culturale, sportivo italiani e francesi per ribadire il rapporto di collaborazione e amicizia che lega i due Paesi. Nizza conta 7.000 italiani residenti principali e 22.000 residenti secondari, oltre a circa 1.300 imprese italiane che giocano un importante ruolo economico e sociale, senza parlare della cultura e del turismo.
Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia