Variante di Demonte, niente Tir sull’ex strada militare
Sarà ripristinato il semaforo con senso unico alternato per attraversare Demonte
Cuneo – L’ex strada militare della valle Stura non potrà essere utilizzata per il passaggio dei Tir: motivi di sicurezza e strutturali. Ma per regolare il traffico pesante dal centro di Demonte, sarà ripristinato il semaforo con senso unico alternato all’ingresso e all’uscita del paese. Questo è l’esito dell’incontro mercoledì 7 febbraio all’Unione Montana della valle Stura con i sindaci e amministratori di Demonte, Rittana, Gaiola, Moiola, Aisone, Vinadio, Pietraporzio e Argentera. Per la Provincia erano presenti il vicepresidente, Flavio Manvella e l’ingegnere capo del settore Viabilità di Cuneo, Riccardo Enrici.
Al centro del dibattito, collegato al progetto della variante, c’è stata dunque la proposta di dirottare, almeno d’estate, i camion in salita verso Vinadio dalla statale all’ex strada militare e provinciale che affianca il fiume Stura da Festiona di Demonte ad Aisone. Tutti i Comuni della valle Stura si sono impegnati, insieme alla Provincia, a chiedere all’Anas il senso unico alternato da semaforo a Demonte fino alla conclusione dei lavori della circonvallazione, il cui appalto secondo l’Anas sarà affidato entro fine anno.
Il progetto preliminare della variante degli abitati di Demonte (Lotto 1), Aisone (Lotto 2) e Vinadio (Lotto 3) è stato approvato nel 2008 e prevede una spesa complessiva di 252,3 milioni di euro. Il primo lotto riguarda Demonte. L’Anas ha annunciato la gara d’appalto entro fine anno e lavori in tre anni e mezzo, per una spesa di 50,1 milioni di euro finanziati dal ministero dei Trasporti nel programma di interventi dell’Anas 2016-2020. La carreggiata sarebbe a due corsie da 3,75 metri ciascuna e banchine laterali da 1,5 metri, per una lunghezza complessiva 2,7 km, con una galleria, due viadotti e due rotonde. Il progetto definitivo sarà completato entro metà mese, poi serviranno i pareri del Consiglio superiore Lavori pubblici e le valutazioni sull’impatto ambientale. Quindi la Conferenza provinciale dei servizi e l’accordo Stato-Regione per approvare il progetto esecutivo. Quindi l’appalto e i lavori che richiederanno, secondo Anas, circa 3 anni e mezzo.
Dal 2002 al 2010 sono stati studiati cinque percorsi alternativi. Il percorso definitivo partirà a monte dell’abitato di Demonte con una nuova rotatoria nella zona della centrale Enel in località Bagnulin, per poi continuare su un viadotto di 324 metri in località Perdioni ed arrivare al Rio Cant che sarà superato con un secondo viadotto di 135 metri prima di entrare nella galleria sotto il colle di zona Podio (638 metri di lunghezza totale) e, con un tratto di strada rialzato di 2 metri circa, ricongiungersi alla statale 21 con una seconda rotatoria vicino alla chiesa di San Marco, all’inizio del centro abitato di Demonte.