Ambiente: la corretta gestione del combustibile solido secondario
L’incontro si è svolto in Provincia con i Consorzi , i gestori privati, l’Ato rifiuti e il cementificio Buzzi
Cuneo – La corretta gestione del combustibile solido secondario (Css) che deriva dal trattamento dei rifiuti urbani è stata al centro dell’incontro che si è svolto nella sede della Provincia di Cuneo martedì 12 settembre su iniziativa del Servizio Gestione Rifiuti dell’ente e su richiesta dell’Ato rifiuti. Alla riunione erano presenti i rappresentanti di Consorzi pubblici e gestori privati delle piattaforme di trattamento dei rifiuti urbani, dell’Ato rifiuti, della ditta Buzzi Unicem, il responsabile e i tecnici del Servizio Gestione rifiuti della Provincia.
Sul territorio provinciale cuneese sono tre gli impianti (a Sommariva Bosco, Villafalletto e Roccavione) deputati alla produzione di Css che deriva dalla frazione secca del rifiuto urbano indifferenziato (nella Granda se ne producono ogni anno circa 170 mila tonnellate) con l’aggiunta di plastiche selezionate (altrimenti non riciclabili). Per il recupero energetico, tale combustibile secondario viene avviato al cementifico Buzzi Unicem di Robilante che lo utilizza in sostituzione calorica nella produzione del cemento.
L’Ato rifiuti ha inserito, per il primo anno, il cementificio nella programmazione per la gestione dei flussi dei rifiuti, pertanto il confronto tra le parti in causa (i Consorzi di raccolta e trattamento dei rifiuti e il cementifico)era indispensabile per garantire il buon funzionamento della filiera, tenendo in considerazione le esigenze di chi produce il Css ed il processo industriale che lo utilizza.
Le proposte emerse dal tavolo per migliorare il funzionamento della filiera del Css sono state tre: una piattaforma condivisa per la programmazione dei ritiri che coinvolga i tre produttori e l’utilizzatore, per poter mettere in atto le necessarie flessibilità; la garanzia da parte del cementificio di dare comunque e sempre la precedenza al combustibile solido secondario della provincia di Cuneo; la valutazione da parte dei produttori dell’opportunità di uno stoccaggio in grado di far fronte ai momenti di mancato utilizzo del combustibile.
Un nuovo incontro è già previsto per fine novembre, anche in vista della programmazione dell’Ato rifiuti per l’anno 2018. Per chi intendesse approfondire la conoscenza sulle modalità organizzative del sistema integrato in provincia di Cuneo (che è autosufficiente nella gestione dei rifiuti) segnaliamo il Piano regionale rifiuti urbani e dei fanghi di depurazione, approvato dal Consiglio Regionale, con Deliberazione n. 140-14161 del 19 aprile 2016 all’indirizzo http://www.regione.piemonte.it/ambiente/rifiuti/rifiuti_urbani.htm