Il Consiglio provinciale del 30 gennaio 2017 (foto Uff. Stampa)
Il Consiglio provinciale ha votato all’unanimità
Cuneo – E’ stato approvato all’unanimità da tutto il Consiglio provinciale riunitosi lunedì 30 gennaio a Cuneo il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2016-2018. “Il documento – ha spiegato il segretario generale Corrado Parola – prevede una serie di adempimenti ed è inteso in senso ampio, facendo riferimento non solo all’attività di prevenzione della corruzione, ma anche a tutte le iniziative che la Pubblica amministrazione deve assumere con criteri di massima trasparenza nei confronti dei cittadini”.
Il Piano si suddivide in due parti. La prima è dedicata alla prevenzione della corruzione ed indica normativa di riferimento, analisi del contesto, obiettivi e criticità. Numerosi i soggetti coinvolti, dal Consiglio Provinciale come autorità di indirizzo politico al responsabile della prevenzione della corruzione, dai dirigenti agli organismi di controllo interno, dal Collegio dei revisori all’Ufficio per i procedimenti disciplinari. Tante anche le fasi di gestione del rischio. Il documento fa poi riferimento alla mappatura delle aree, dei processi e dei
procedimenti a rischio, oltrechè alle misure generali per la prevenzione della corruzione, al Codice di comportamento dell’ente, alle misure comuni alle aree di rischio. Sono previste sanzioni e controlli anticorruzione e si cita anche il whistleblower, il dipendente che segnala illeciti.
La seconda parte del testo, dedicato alla trasparenza, riprende in Programma triennale per la trasparenza e l’integrità (Ptti) indicandone principi, finalità e normative. In merito all’organizzazione dell’amministrazione si prevedono alcuni soggetti, come il responsabile per la trasparenza, i referenti, gli stessi dirigenti, l’organismo di valutazione e le interrelazioni con l’Ufficio relazioni con il pubblico. Riguardo al tema della trasparenza rientrano anche la pubblicazione dei dati e l’Albo Pretorio on line. Il testo riprende poi l’attività di programmazione, il diritto di accesso, l’accesso civico, misure di monitoraggio e controllo.