Piani integrati territoriali (Piter) al via con il coordinamento della Provincia di Cuneo

Si lavora sulle alleanze territoriali per evitare sovrapposizioni 

Immagine di repertorio (foto Archivio Provincia)

Immagine di repertorio (foto Archivio Provincia)

Cuneo – “Stiamo lavorando per coordinare i territori della Provincia di Cuneo di confine con la Francia per promuovere tre Piani integrati territoriali (Piter) nell’ambito del programma europeo Alcotra. Sono in gioco molte risorse, circa 8-9 milioni di euro per piano, che saranno fondamentali ed utili per creare le condizioni di una crescita intelligente, sostenibile e solidale”.

Questa è la dichiarazione del presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna che, coadiuvato dalla consigliera delegata Milva Rinaudo, sta lavorando per promuovere gli accordi, con il coinvolgimento delle comunità locali, evitando doppioni e sovrapposizioni per arrivare pronti, in autunno, alla presentazione delle candidature.  Il ruolo degli enti territoriali è, infatti, importante nella gestione del programma Alcotra in quanto unici beneficiari delle misure, ma saranno fondamentali i partner pubblici e privati, gli enti strumentali e gli  enti pubblici per far crescere una rete utile al rilancio di tutto un territorio di area vasta.

Si stanno delineando tre grandi aree. La prima è quella delle Terre del Monviso ed Occitane che vede capofila la città di Saluzzo e le sei vallate (Infernotto, Po, Varaita, Grana, Maira e Stura), oltre a 60 Comuni e quattro Communauté  francesi del Queyras, dell’Embruinais, dell’Ubaye e del Guillestrois.  Un territorio che ha tanti punti in comune come la valorizzazione del Monviso che recentemente ha ottenuto il riconoscimento Mab Unesco ed è unito da due valichi come il Maddalena ed il Colle dell’Agnello.  E’ poi avviata, da diverse programmazioni, una collaudata intesa che ha sempre portato ottimi risultati.

Il secondo progetto è partito dall’Unione Alta Val Tanaro e dall’Alta Langa, ma potrebbe anche mettere insieme il Cebano, le valli monregalesi e la città di Mondovì.  Questo Piter,  che unisce il territorio di due Gruppi di azione locale (Mongioie e Langa e Roero), potrebbe poi legarsi al territorio ligure ed in particolare alla provincia di Imperia ed all’area francese della Costa Azzurra. L’area  è caratterizzata da un territorio montano e collinare, lontano dai grandi centri urbani, che punta a valorizzare un turismo outdoor cercando di rilanciare un’economia oggi particolarmente in difficoltà.

La terza area vede come capofila la città di Cuneo e le valli che fanno da cornice al capoluogo, (Gesso, Vermenagna e Pesio)  che sono anche unite da un unico Gruppo di azione locale. Lo snodo ed il collegamento con la Francia di questo territorio è certamente il Colle di Tenda, ma anche la biodiversità che unisce il Parco Alpi marittime con il Parco nazionale del Mercantour. Gli amministratori di Cuneo stanno poi collaborando anche con la città metropolitana di Nizza e, in particolare, con il sindaco Christian Estrosi rinnovando antichi legami di amicizia.

“Complessivamente – conclude il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna – sono oltre 150 i chilometri di confine tra l’Italia e la Francia della provincia di Cuneo e la “Granda” vanta il primato di chilometri di confine prima ancora di  Torino, della Valle d’Aosta e della Liguria.  La provincia di Cuneo confina con i dipartimenti francesi Alpi Marittime, Alta Provenza e Alte Alpi. Tre delle cinque province francesi che confinano con l’Italia sono legate alla nostra provincia. Per questi motivi il nostro territorio ha tutte le carte in regola per essere protagonista sulla partita dei fondi europei transfrontalieri”

 

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