Sviluppo della Banda Ultra Larga: incontro in Provincia
Si è svolto mercoledì 18 maggio al Centro Incontri con i vertici di Regione e Provincia
Cuneo – E’ partito dalla Provincia di Cuneo il giro di incontri informativi che la Regione Piemonte ha organizzato su tutto il territorio per parlare dell’avanzamento dell’attività di sviluppo del Piano Banda Ultra larga (Bul) entro il 2020, in base all’Accordo quadro siglato con il Governo su un Piano nazionale. A seguire i lavori di mercoledì 18 maggio al Centro Incontri della Provincia, un folto e attento pubblico di sindaci, assessori, presidenti di Unioni montane, amministratori pubblici e operatori del settore. Al tavolo dei relatori il vice presidente della Regione, Aldo Reschigna con l’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia e i dirigenti regionali, oltre al presidente della Provincia, Federico Borgna.
“La banda ultra larga – ha detto il presidente Borgna in apertura – è uno strumento prezioso per lo sviluppo di tutto il territorio, in particolare della montagna e delle aree più periferiche. Portare a tutti un effettivo accesso alla rete è un obiettivo indicato anche dall’Europa al quale intendiamo lavorare insieme e un grande aiuto arriverà dal coinvolgimento dei Comuni”.
Oggi buona parte del territorio è scoperto, mentre gli obiettivi del Piano nazionale Bul vogliono raggiungere una copertura ad almeno 100 Mbps fino all’85% della popolazione italiana (oltre a tutte le sedi ed edifici pubblici come scuole e ospedali) nelle aree di maggior interesse economico e concentrazione demografica e una copertura ad almeno 30 Mbps garantita alla totalità della popolazione. Sono anche gli obiettivi del’Unione europea che chiede una connessione internet di oltre 100 Mbps almeno per il 50% delle famiglie europee.
Per quanto riguarda il Piemonte, l’Accordo destina un totale di risorse pubbliche pari a 284 milioni di euro, provenienti da circa 194 milioni di euro di fondi nazionali sui Fondi sviluppo e coesione Fsc e 90 milioni di euro da fondi regionali su Agenda digitale da Fondo europeo sviluppo regionale Fesr (circa 45 milioni) e Piano di sviluppo rurale Psr (circa 45 milioni), oltre a circa 200 milioni di euro da operatori Tlc.