Convegno in Provincia: “La Polizia con le donne”
Sala gremita per l’incontro con le rappresentanti dei vari ambiti d’impegno della Polizia a Cuneo
Cuneo – Prevenzione dello stalking, violenza di genere, atti persecutori, violenza su minori, cyberminacce, bullismo, sicurezza stradale. Questi i principali argomenti affrontati dal convegno “La Polizia con le donne” che si è svolto al Centro Incontri della Provincia martedì 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Protagonisti un tavolo tutto al femminile, composto da alcune rappresentanti della Polizia di Stato e un pubblico di giovani, ragazzi e ragazze delle scuole superiori cuneesi, attentissimo ai temi affrontati. Segno che il problema è sentito anche da chi la violenza non la dovrebbe ancora conoscere, soprattutto in famiglia o in ambienti frequentati da coetanei.
I lavori sono stati introdotti dalla dirigente di Polizia Rosanna Minucci, quindi il saluto del Questore Giovanni Pepè; presente tra il pubblico anche il presidente della Provincia Federico Borgna. Si sono poi succeduti interventi su diverse tematiche, rappresentanti delle varie articolazioni della Polizia di Stato in città, dall’informazione e prevenzione nelle relazioni difficili (Ufficio Minori) alla capacità di ascolto e intervento, il risvolto penale (Sezione Reati contro la persona e a danno di minori). Si è poi parlato della tutela della privacy in rete (Sezione Polizia Postale), della sicurezza stradale (Polizia stradale) e della sicurezza in stazione (Polizia Ferroviaria), per poi concludere con la valorizzazione dell’ascolto per favorire l’attivazione delle risorse di autotutela della donna (Servizio Psicologia Azienda Ospedaliera Santa Croce-Carle).
L’incontro, finalizzato a dare spunti di riflessione e di attenzione su attuali fenomenologie sociali, ha preso spunto dalla campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione della collettività ed in particolare dei giovani, sul ruolo della donna in Polizia e sull’impegno dell’amministrazione per la tutela dell’universo femminile e delle fasce deboli, nonché per le problematiche giovanili connesse all’uso indiscriminato del web e dei social e gli eventuali abusi che riducono le capacità psico-fisiche.