La Provincia di Cuneo torna sul Tg1 per il problema della strada di Elva
Nuovo servizio televisivo sulle condizioni delle strade della Granda
Cuneo A pochi giorni di distanza dal precedente servizio televisivo, il Tg1 Rai torna in prima serata a parlare della difficile situazione in cui si trovano le strade della Granda. Nel telegiornale di martedì sera (ore 20) le immagini arrivano da Elva in alta valle Maira dove una grande frana di oltre mille metri cubi di roccia blocca da sei mesi la strada provinciale 104 del Vallone, l’accesso più breve (9 km) al paese. La troupe ha ripreso anche le condizioni dell’altra strada di accesso, la provinciale 335 che sale da Stroppo per 17 km e che si presenta con banchine in frana, buche nell’asfalto e restringimenti. Ai microfoni Rai sono intervenuti il sindaco di Elva Laura Lacopo e l’ingegnere del Settore Viabilità della Provincia, Riccardo Enrici per lamentare la gravità della situazione. Era presente anche il vice presidente della Provincia, Mario Riu. Sui forti disagi patiti dagli abitanti di Elva sono stati intervistati anche i gestori di una locanda deserta per l’impossibilità di raggiungere il paese, i pastori saliti ai pascoli alti con le loro mucche lungo un percorso molto più lungo e una mamma costretta spesso a lasciare i figli in convitto durante il periodo scolastico.
Per sistemare le strade per Elva ( progetto preliminare elaborato dalla Provincia) servirebbero decine di milioni che la Provincia non ha. Il primo obiettivo è rimuovere la frana con un budget 39 mila euro finanziato dalla Provincia che servirà per asportare i detriti, poi si valuterà se ci sono le condizioni di sicurezza per riaprire la strada, ma solo ai mezzi di soccorso. Sulla provinciale di Stroppo la Regione ha sbloccato 517 mila euro che saranno utilizzati in due interventi e i progetti sono in corso di realizzazione. Qui servono opere di disgaggio e protezioni con reti parasassi, ma anche la realizzazione di opere di difesa passiva per far fronte ai fenomeni valanghivi e alle cadute di rocce dai pendii sovrastanti per evitare scenari di rischi che restano possibili.