Frane e dissesti stradali, chiesto lo stato di emergenza

All’incontro con i  parlamentari si è parlato anche del futuro delle Province per risorse e personale

L'incontro con i parlamentari in Provincia (foto Uff. Stampa)

L’incontro con i parlamentari in Provincia (foto Uff. Stampa)

Cuneo Questa mattina martedì 31 marzo il presidente della Provincia Federico Borgna ha firmato la richiesta di stato di emergenza dopo i danni causati alla viabilità dal maltempo degli ultimi giorni.

In apertura della consueta seduta settimanale, il Consiglio provinciale aveva incontrato d’urgenza ieri lunedì 30 marzo i parlamentari eletti nella Granda per fare il punto della situazione della Provincia e soprattutto per segnalare i dissesti stradali causati dal maltempo, da cui la richiesta dello stato di calamità naturale soprattutto per le zone di Alba, Langhe e Roero. All’incontro, guidato dal vice presidente Mario Riu in assenza del presidente Borgna, hanno partecipato la senatrice Patrizia Manassero e i parlamentari Mino Taricco e Chiara Gribaudo, oltre al delegato del vice ministro Andrea Olivero, Mauro Vignola. Erano presenti tutti i dodici consiglieri provinciali.

“Il nostro è un appello urgente – ha detto il vice presidente Riu – per i gravi dissesti alla viabilità causati dalla brutta stagione e  peggiorati  con le piogge degli ultimi dieci giorni. Abbiamo bisogno di  risorse finanziarie per poter intervenire e mettere in sicurezza la viabilità, ma tutto ciò si interseca ai già noti problemi delle Province per funzioni e personale, nell’ambito di un processo di riforma generale”.

La vicenda Provincia è seguita dall’Osservatorio regionale che sta valutando gli sviluppi  in merito a deleghe e personale. Al momento la Provincia di Cuneo fatica a chiudere il bilancio di quest’anno e non sarà in grado di presentare il bilancio di previsione, anche perchè collegato al triennale. Difficoltà a reperire risorse anche per il saldo dei lavori di sgombero neve  (2° rata) e per il riscaldamento delle scuole del prossimo inverno. I consiglieri provinciali hanno chiesto ai parlamentari un intervento a livello romano per allentare il patto di stabilità delle Province che permetta agli enti di spendere almeno le cifre disponibili.

Per la senatrice Manassero serve un più stretto collegamento tra gli enti istituzionali ed un lavoro di squadra, così da procedere in modo coordinato nei prossimi passaggi che riguarderanno sia il riordino delle funzioni, sia il reperimento di fondi. L’onorevole Taricco ha chiesto di ragionare con gli uffici della Provincia per cercare soluzioni pratiche che portino ad emendamenti finanziari correttivi per la Granda, mentre la collega Gribaudo ha ribadito che nessun dipendente della Provincia resterà a casa e che serviranno le competenze di tutti per far fronte a situazioni di emergenza come queste, soprattutto per evitare che i cittadini non perdano i servizi.

Intanto si contano i danni del maltempo tra frane, smottamenti e strade chiuse. Si tratta di decine di milioni di danni, alcuni paesi si trovano in condizioni disastrate. La situazione peggiore è nelle Langhe dove ci sono state frane a Neviglie, Novello, La Morra, Mango, Castino, Benevello, Bossolasco, Diano d’Alba, Montelupo Albese e in altri comuni. Nel Roero, tra i più danneggiati Guarene, ma anche Vezza d’Alba dove è stata chiusa una strada provinciale e Priocca.  Un’altra frana consistente è a Mondovì, lungo la provinciale verso Bastia dove un costone di terreno è franato sulla strada. Nel Cebano, invece, quasi tutte le strade interessate dagli smottamenti dei giorni scorsi sono state liberate, comprese la provinciale tra Ceva e Paroldo e quella tra Ceva e Roascio. La circolazione è ripresa regolarmente anche sulla provinciale 430 tra Montezemolo e la Liguria e sulla 131 nel territorio comunale di Torresina. Disagi ancora sulla fondovalle che collega la Val Casotto nel tratto tra Torre Mondovì e Pamparato.

Alcune immagini riferite all’incontro

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