Tavolo di lavoro in Provincia per la strada di Elva

Chiusa la strada del vallone, resta il lungo percorso da Stroppo

Il tavolo di lavoro (foto Uff. Stampa Provincia)

Il tavolo di lavoro (foto Uff. Stampa Provincia)

Cuneo – Da un lato la strada provinciale 104 che risale per 11 km il Vallone soprannominato “orrido”, caratterizzato da ampie pareti strapiombanti, oggi chiusa per due frane in roccia una caduta l’11 dicembre ed una recente frana di grandi proporzioni tra la seconda e terza galleria, oltre alle continue minacce di valanghe, smottamenti e cadute massi. Dall’altro lato la provinciale 335 che parte dal Comune di Stroppo e sale fino a quota 2.000 più gradualmente ma con un percorso più lungo (circa 17 km), tutte curve e tornanti e che presenta molti tratti dissestati. La strada per raggiungere l’abitato di Elva, in alta valle Maira, si è fatta sempre più dura e il Comune rischia l’isolamento.

Il problema è stato affrontato in Provincia giovedì mattina 12 marzo con un tavolo di lavoro tecnico alla presenza dell’assessore regionale Francesco Balocco, con i due consiglieri provinciali Roberto Colombero (Montagna e Assetto idrogeologico) e Mario Riu (Lavori pubblici e Viabilità), il sindaco di Elva Laura Lacopo e un folto gruppo di funzionari regionali, guidati dal direttore del Settore Opere pubbliche, Difesa del suolo e Montagna, Luigi Robino. Con lui il dirigente del Settore Salvatore Femia, il responsabile del Settore Prevenzione territoriale del rischio geologico Ferruccio Forlati e il tecnico Marina Zerbato, altri esperti della Regione e il tecnico regionale per gli interventi di difesa dell’assetto idrogeologico sul territorio della provincia di Cuneo, Walter Bessone. Il settore Viabilità della Provincia era rappresentato dal direttore Enzo Novello, dal dirigente Riccardo Enrici e dal geologo Paolo Tible.

Da quando a metà dicembre, dopo una frana di importanti proporzioni, la Provincia ha chiuso con ordinanza la strada provinciale 104, Elva è raggiungibile solo dalla provinciale di Stroppo sp 335. I disagi per residenti e turisti sono inevitabili, come ha ricordato il sindaco Lacopo, perchè anche la provinciale 335 ha molti problemi. Servono interventi urgenti di consolidamento dei movimenti franosi, di sistemazione del manto bituminoso e paravalanghe. In tal senso la Provincia, ha redatto un progetto preliminare relativo ai lavori necessari su questa strada che da Stroppo conduce fino a Elva. Gli interventi necessari per la sola bitumatura ammonterebbero a circa 700 mila euro. Una zona particolarmente delicata è quella del vallone San Giuliano a monte di Cucchiales dove si verifica una consistente valanga. La spesa prevista dal progetto preliminare è dell’ordine di qualche milione di euro.

Nel descrivere la situazione del “Vallone” i tecnici dell’Ufficio Provinciale hanno evidenziato che il rischio di cadute massi è quotidiano e che gli eventi di frane di grandi proporzioni si stanno ripetendo con maggiore frequenza di un tempo. Soltanto per rimuovere dalla carreggiata la massa di rocce e detriti caduta il 28 febbraio (circa 700 metri cubi) servirebbero circa 35-45 mila euro; dopo questa rimozioni potranno essere meglio valutati i danni alla infrastruttura per la ricostruzione dei guard rail divelti, per la sistemazione del piano viabile dei tratti coinvolti dalle ultime frane. Dopo di che il rischio su tutta l’infrastruttura permane comunque elevato. Su questo punto i tecnici della Regione hanno concordato ampiamente e nessuno parla più di “messa in sicurezza” dell’infrastruttura in quanto è evidente l’impossibilità di garantire la totale incolumità a chi la percorre. Un intervento di sistemazione di gallerie, paravalanghe, opere di disgaggio, protezioni con reti paramassi per tutta la provinciale 104 comporterebbe una spesa che potrebbe ammontare a diversi milioni di euro. Esiste, infine, un problema di responsabilità: chi percorre la strada si espone ad un certo margine di pericolo.
“Il quadro della situazione è chiaro – ha detto l’assessore regionale Balocco – così come è evidente la necessità di lavori indispensabili e inderogabili per la sistemazione di almeno una delle due strade. Andremo avanti per passi, cominciando a rimuovere la frana e poi a progettare gli interventi, per intercettare possibili finanziamenti europei o statali, interessando anche i parlamentari. Dovremo svolgere anche una verifica con la Protezione civile per quanto riguarda l’assunzione di responsabilità nel caso fosse possibile aprire la strada con delle prescrizioni. Entro breve faremo il quadro della situazione”.

“Da parte nostra – hanno aggiunto in chiusura i consiglieri provinciali Riu e Colombero – continueremo il monitoraggio sui movimenti franosi in corso come stiamo facendo da tempo, proseguiremo le progettazioni e valuteremo le ipotesi tecniche adottabili, in collaborazione con la Regione, per la ricerca di una soluzione la più ampia ed efficace possibile perchè Elva costituisce un patrimonio anche artistico e culturale di indiscusso valore”.

 

Alcune immagini dell’incontro

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