E’ nata la Consulta provinciale degli enti montani
Unioni di Comuni montani e Parchi della provincia di Cuneo insieme per un nuovo governo del territorio alpino
Cuneo Si sono riuniti nei giorni scorsi, nella sede della Provincia di Cuneo, i presidenti e rappresentanti delle Unioni montane dei Comuni e dei Parchi invitati dal consigliere provinciale e presidente dell’Unione montana dei Comuni della Valle Maira, Roberto Colombero. All’ordine del giorno la complessa situazione relativa al processo di riordino istituzionale che coinvolge tutti gli enti di governo del territorio alpino provinciale, Unioni montane (eredi delle Comunità Montane in via di liquidazione), Parchi regionali e la stessa Provincia. In particolare, sono state affrontate le problematiche riguardanti le strutture, il personale, le risorse e le funzioni che dovranno esercitare i nuovi enti. Dall’incontro è emersa la necessità di uscire da una situazione di incertezza che da molti anni penalizza il territorio montano piemontese e la sua popolazione, per lavorare insieme ad una ricostruzione della governance della montagna.
Condivisa da tutti la proposta di dare vita ad una Consulta provinciale degli enti montani, che comprenda Unioni dei Comuni montani e Parchi, con il compito di affrontare insieme i problemi e le difficoltà dando voce e forza al territorio.
In particolare è stata sottolineata la necessità di superare l’impasse in cui si trovano le Unioni montane e di proseguire con convinzione sul cammino avviato della gestione associata delle funzioni fondamentali e della Centrale Unica di Committenza (Cuc), al di là delle possibili proroghe. La Consulta solleciterà la Regione affinchè si concluda il percorso delle Comunità montane e parta l’operatività delle Unioni montane.
“Sono molto soddisfatto che tutti i rappresentanti degli enti presenti alla riunione abbiano sostenuto l’idea di ridare vita ad una Consulta degli enti montani che possa porsi quale soggetto interlocutore della Regione”, ha affermato il consigliere provinciale Roberto Colombero. “Il sistema montagna, quale lo abbiamo conosciuto, non c’è più. Proprio per questo è importante, in un momento così difficile e incerto, unire le forze di tutti i soggetti per sbloccare un cammino di riforme che possa portare ad un nuovo governo delle nostre vallate”.