Che cosa fa la Provincia: viaggio nell’ente al centro di una vasta riforma

Approfondimento con cifre e dati riferiti all’attività della Provincia di Cuneo ad oggi

Il palazzo della Provincia di Cuneo (foto Uff. Stampa Provincia)

Il palazzo della Provincia di Cuneo (foto Uff. Stampa Provincia)

Cuneo “Che cosa fa la Provincia? A che cosa serve l’ente al centro di un’ampia riforma della pubblica amministrazione e di cui in questi mesi tanto si parla? Sono domande frequenti che spesso ci vengono rivolte dai cittadini e a cui vogliamo oggi dare una risposta chiara, a partire da chi la struttura la conosce perchè svolge i servizi. Penso, infatti, che dovrebbero essere i cittadini a poter decidere se si tratta di servizi inutili e soldi sprecati, non i burocrati o i politici da Roma”.

Così il presidente della Provincia Federico Borgna, eletto nell’ottobre scorso come amministratore dell’ente insieme ad altri 11 colleghi sindaci e consiglieri comunali, a titolo completamente gratuito, interviene direttamente sulla vicenda della riforma delle Province (legge Delrio) per far sapere quali sono le competenze e le funzioni che l’ente centenario (fondato nel 1859, due anni prima dell’Unità d’Italia) svolge oggi. Da precisare che la provincia di Cuneo, con i suoi 6.902 kmq, è la terza più grande d’Italia, dopo Bolzano e Foggia e si può considerare una regione essendo più estesa dell’intera Liguria.Vi lavorano 635 dipendenti, dato in continuo calo che porterà a fine anno a scendere ancora di altre 20 unità.

Di seguito un panorama delle attività a tutt’oggi, con l’aiuto di dati e cifre.

VIABILITA’. Alla Provincia spetta la progettazione e la manutenzione delle strade provinciali che nella Granda corrispondono a 3.341 km, un reticolo di strade più o meno grandi che collegano tra loro ben 250 Comuni. La progettazione riguarda strade, rotatorie, ponti e intersezioni, mentre la manutenzione è sia invernale con lo sgombero neve e spargimento di materiali antigelivi (costo 7.762.217 euro nel 2014 pari a 2.323 euro al km), sia estiva con lo sfalcio dell’erba lungo i tratti stradali, oltre alla manutenzione ordinaria di riparazioni di buche e asfaltature, con una spesa media di gestione è di 2.623 euro a chilometro. A titolo di esempio: il maltempo del marzo scorso ha causato gravi danni alla viabilità provinciale, soprattutto smottamenti e frane nella zona di Langhe e Roero, con urgenti interventi di ripristino dei collegamenti stradali per una spesa totale di 378.378 euro.
Nel Settore Viabilità lavorano 50 persone (ingegneri, geometri, amministrativi, geologi), oltre a chi si occupa della manutenzione lungo le strade, cioè 185 cantonieri, capi cantonieri e amministrativi suddivisi in quattro Reparti (Cuneo, Alba, Saluzzo e Mondovì). Nel 2014 sono stati predisposti progetti sulla viabilità per un totale di quasi 32 milioni di euro.

EDILIZIA SCOLASTICA. Sono 79 gli edifici degli Istituti superiori e plessi scolastici di cui la Provincia ha il compito della manutenzione e gestione per un totale di 1.146 classi destinate agli oltre 24.000 studenti della Granda (dato settembre 2014). Nel 2014 sono stati predisposti progetti di adeguamento per la sicurezza e il miglioramento delle strutture scolastiche per un totale di circa 15 milioni di euro. Il riscaldamento delle scuole superiori costa in media – per anno scolastico – circa 2,4 milioni di euro (spesa calcolata di circa 3 euro al metro cubo della gestione calore), poi ci sono le spese di illuminazione, telefono, pulizia e manutenzione.

TRASPORTI. La Provincia gestisce la rete pubblica di trasporti extraurbani (autobus blu) per un totale di 10,5 milioni di km/anno e i servizi per il trasporto privato a favore di circa 3 mila utenti (per agenzia pratiche auto, trasporto conto proprio, officine di revisione, autoscuole, tessere disabili, ecc..). In questo caso il termine provincia “Granda” fa veramente la differenza rispetto a tante altre province.

TUTELA DELL’AMBIENTE. Il settore, che impegna 21 dipendenti, si occupa della gestione dei rifiuti autorizzando gli impianti e controllando l’attività di smaltimento, oltre alle autorizzazioni per l’utilizzo dei fanghi in agricoltura e il recupero dei rifiuti. Sono 258 gli impianti di gestione rifiuti autorizzati e 65 i siti da bonificare. I controlli ambientali coordinati dalla Provincia (320) toccano aria, suolo, acqua e avvengono in collaborazione con altri enti (Arpa, Corpo Forestale dello Stato). Sempre della Provincia il rilascio di autorizzazione per depositi oli minerali (8).
Tutela dell’acqua. La Provincia svolge funzioni autorizzative e di controllo sugli scarichi, sulle acque reflue industriali, domestiche, sugli scarichi delle fognature pubbliche e sullo spandimento dei liquami zootecnici sul suolo per l’utilizzo agricolo. Sono 348 le autorizzazioni rilasciate e 463 i depuratori pubblici. Il Catasto scarichi, costantemente aggiornato, conta 3.559 punti scarico. Inquinamento acustico (249 pratiche) e atmosferico sulla qualità dell’aria. Sono 285 le autorizzazioni rilasciate a impianti produttivi che producono emissioni per un totale di 2.568 stabilimenti interessati. Anche i camini che emettono in atmosfera vanno autorizzati e sono 16.900. Rientra nei compiti del settore anche l’istruttoria per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) degli impianti nuovi ed esistenti (186 installazioni presenti), oltre alle Autorizzazioni uniche ambientali (Aua) su istanze, documenti fondamentali per avviare attività economiche e produttive sul territorio e che siano compatibili con l’ambiente (246 autorizzazioni rilasciate).

ACQUE, CAVE E VALUTAZIONI D’IMPATTO AMBIENTALE. Nel suo insieme il settore occupa 29 persone, tecnici ed amministrativi specializzati in materie complesse anche perché il 70% della superficie della provincia di Cuneo risulta soggetta a vincolo per scopi idrogeologici.
Acque: sono soggette a concessione gran parte delle acque pubbliche superficiali e sotterrane. Circa 5.000 le derivazioni irrigue, destinate in gran parte all’irrigazione e 350 le derivazioni a scopo energetico (centraline idroelettriche). Sono circa 200 all’anno le procedure di trasformazione del suolo per vincolo idrogeologico. Nell’ambito delle acque sotterranee si contano 5.400 pozzi ufficialmente censiti utilizzati all’80% per attività irrigua agricola, ma anche per scopo potabili e privati. Infine, le acque minerali e termali per le quali la Provincia svolge le funzioni relative al rilascio dei permessi: quattro attività termali (Valdieri, Lurisia, Vinadio e Garessio) e decine di aziende che si occupano di captazione e imbottigliamento di acque minerali.
Cave: l’ufficio conduce le istruttorie tecniche per il rilascio delle autorizzazioni in materia di cave e torbiere, vigila sulla sicurezza e salute dei lavoratori nelle attività minerarie di cava e alla Polizia mineraria compete anche il rilascio dell’attestato per l’uso di esplosivi. Sono 249 i siti estrattivi attivi. Il numero di cave in provincia di Cuneo è il più alto del Piemonte, pari a circa il 50% delle cave di tutta la regione.
Valutazioni impatto ambientale (Via): funzioni relative alla procedura di Via (140), per una media di circa 80 milioni di euro di progetti all’anno. La Valutazione d’impatto ambientale ha l’obiettivo di esaminare preventivamente gli effetti che la realizzazione di un progetto può produrre sull’ambiente, al fine di tutelare la salute umana e le risorse naturali, salvaguardare la biodiversità di specie ed ecosistemi e preservare il patrimonio storico, artistico e culturale. A tale scopo gestisce tutte le procedure comprese le Conferenze dei servizi, il coordinamento delle autorizzazioni, nulla-osta o pareri necessari alla realizzazione degli interventi in progetto.

ENERGIA. E’ competenza del settore la pianificazione energetica attraverso l’adozione coordinata dei piani e dei programmi e l’autorizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica. Tante le procedure autorizzative (165) per impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico, biogas, idroelettrico, eolico) e non, oltre al controllo impianti termici (130.000 impianti).

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E VAS. Rilascio ai Comuni dei pareri di compatibilità delle varianti ai Piani regolatori generali con il Piano Territoriale provinciale (85), oltre ad altre procedure urbanistiche (16), ricerche ed elaborazioni per cartografie (700), aggiornamento Carte di sintesi pericolosità geologica ed idoneità all’edificazione (291 tavole), cartografia Consorzi irrigui, Osservatorio urbanistico aree produttive, perimetrazioni centri abitati, mosaicatura zonizzazione acustica comunale, carta archeologica provinciale, Sistemi informativi accessi stradali e incidenti stradali, aggiornamento webgis provinciale.

AGRICOLTURA. Un settore molto ampio a cui compete, come attività principale, l’erogazione degli aiuti comunitari e dei contributi nazionali e regionali per un totale di circa 35 milioni di euro di media all’anno, destinati alle circa 22 mila aziende agricole attive in provincia di Cuneo (dato Censimento agricoltura 2010). In particolare, con il Piano di sviluppo rurale e con i servizi per le aziende vengono distribuiti circa 10 milioni di euro all’anno. Oltre alla sede centrale, operano i tre Uffici Zona a Roddi, Mondovì e Saluzzo, per un totale di 60 dipendenti. Il settore si occupa anche di antisofisticazioni vinicole, Utenti macchine agricole (Uma), apicoltura, agricoltura biologica e integrata, attività autorizzative e di controllo della funzione pubblica (patentini per l’utilizzo dei fitofarmaci, Commissione tartufi).

CACCIA E PESCA. Sono 20 le guardie provinciali a tutela della fauna e della flora che vigilano su 400 mila ettari di estensione dedicati alla caccia e circa 6 mila chilometri di fiumi e acque pescabili. Al settore spetta anche l’attività di gestione burocratica dei circa 8.000 cacciatori attivi nella Granda e dei pescatori che sono circa 7.500, di cui 400 ragazzi. La Provincia coordina anche le circa 200 guardie volontarie delle associazioni venatorie, ambientaliste e agricole e gestisce direttamente le 85 guardie ecologiche volontarie (Gev). Ma l’attività più significativa riguarda la funzione di tutela dell’ambiente in generale, con particolare riguardo al controllo sull’inquinamento delle acque, l’abbandono di rifiuti, la salvaguardia del paesaggio e del territorio.

TURISMO, SPORT E CULTURA. Oltre ad occuparsi di statistica turistica (movimento mensile alberghiero ed extralberghiero e dell’offerta turistico-ricettiva con 1.601 strutture tra alberghi, bed & breakfast, affittacamere, agriturismi, campeggi, case per ferie e appartamenti vacanze), il settore rilascia tesserini professionali (619) per guide turistiche (288), accompagnatori turistici (69), accompagnatori naturalistici (190), cicloturistici (45) e di turismo equestre (27), oltre ad occuparsi di agenzie di viaggio (155), Comuni turistici (86), Pro Loco (200). Per quanto riguarda lo sport la Provincia cura alcune manifestazioni come Sport in piazza. Il settore Cultura organizza mostre d’arte nei locali del palazzo provinciale dedicate ad artisti locali. La Provincia ha inoltre in corso dei progetti finanziati dalla Regione Piemonte sulla L. 482/1999 (minoranze linguistiche storiche) e gestisce un patrimonio di pubblicazioni di autori ed editori locali. Si occupa anche di tutela, valorizzazione e promozione dell’originale patrimonio linguistico del Piemonte e della promozione delle attività musicali, teatrali, di danza, cinematografiche, di rassegne e festival.

PROTEZIONE CIVILE. Il Piano provinciale di protezione civile (aggiornato nel 2015) comprende sia attività di previsione e prevenzione dei rischi, sia interventi urgenti in caso di calamità, gestendo anche le attività di informazione e allertamento. C’è un ruolo attivo nell’attività di soccorso avvalendosi delle strutture operative del Servizio nazionale della Protezione civile (Vigili del Fuoco). Un contributo importante arriva dal Coordinamento provinciale del volontariato di protezione civile (circa 3.829 volontari) per il quale la Provincia si occupa della formazione anche tramite periodiche esercitazioni.

POLITICHE DEL LAVORO. E’ uno degli ambiti più significativi perché la Provincia organizza e gestisce i servizi per l’impiego attraverso i propri uffici centrali e le strutture territoriali dei Centri per l’impiego e degli sportelli per la Creazione d’impresa (in totale 67 persone). I Centri per l’Impiego sono a Cuneo (con 28.621 utenti), Alba-Bra (38.350 utenti), Fossano-Savigliano (20.888 utenti), Mondovì-Ceva (17.238 utenti), Saluzzo (18. 246). Ci sono poi gli sportelli Creazione d’impresa che valutano, seguono e avviano sul mercato nuove imprese costituite da giovani. Gli uffici si occupano anche del rilascio voucher in favore di lavoratori espulsi dal mercato, chiamate a progetto, cantieri di lavoro e collaborano con gli enti locali, le agenzie formative e le associazioni imprenditoriali e sindacali per l’integrazione ed il coordinamento dei servizi e delle iniziative di informazione, orientamento, sviluppo locale messe in atto sul territorio provinciale.

FORMAZIONE PROFESSIONALE E ORIENTAMENTO. Il settore impegna 18 persone che lavorano sul programma regionale finanziato dal Fondo sociale europeo con attività formative rivolte ai disoccupati, ad assolvere l’obbligo d’istruzione, per lavoratori occupati e corsi per apprendisti. Il catalogo dell’attività formativa comprende 1.693 corsi per un importo finanziato di 18,7 milioni di euro. L’attività di orientamento è rivolta ai giovani in età di obbligo scolastico e formativo (tra i 13 e i 22 anni), ma anche ai loro genitori e ai loro insegnanti e si esplicita con guide pratiche, orientamento professionale che prevede l’erogazione di servizi di orientamento professionale secondo quanto previsto dal Piano Operativo Regionale presso i Centri per l’Impiego e il Salone dell’orientamento come appuntamenti per l’aiuto alla scelta dei giovani delle ultime classi scolastiche.

ISTRUZIONE. E’ affidata alla Provincia la programmazione della rete scolastica provinciale con il Piano dimensionamento dell’autonomia scolastica e dell’offerta formativa provinciale, oltre agli interventi in materia al diritto allo studio e l’assistenza agli allievi disabili delle scuole superiori.

POLITICHE SOCIALI E VOLONTARIATO. Il settore organizza e gestisce il Servizio civile volontario (100 ragazzi impegnati, 10 in attività e 90 da assegnare su 26 progetti in 49 sedi), per l’ultimo bando sono pervenute alla Provincia 441 domande dai ragazzi. Il settore si occupa poi della tenuta degli albi cooperative sociali (171), delle associazioni di volontariato (585) e del Registro delle associazioni di promozione sociale (56). Da segnalare l’Ufficio di Pubblica Tutela (690 assistiti) per persone bisognose degli istituti giuridici della tutela, curatela e dell’amministrazione di sostegno e l’attività di vigilanza sulle Ipab.

BILANCIO E FINANZE. Il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2014, che pareggia sulla cifra di 140 milioni 700 mila euro, ha chiuso con un avanzo di amministrazione di 5 milioni 625 mila euro (tutto vincolato). Rispettati gli equilibri di bilancio e il patto di stabilità, anche grazie anche ad un severo controllo sui conti e ad entrate extra per la vendita del palazzo della Prefettura, di Villa Alda a Bordighera e di alcuni terreni (totale di oltre 13 milioni di euro). La somma è stata in gran parte impiegata per ridurre fortemente il debito pregresso tramite l’estinzione anticipata e rimodulazione dei prestiti (18 milioni di euro), con un risparmio per minori oneri di ammortamento dei mutui. Nell’ultimo triennio, e soprattutto nel 2014, la Provincia ha registrato un forte calo delle entrate tributarie per l’azzeramento della compartecipazione Irpef che ha fatto sentire i suoi effetti, oltre al prelievo forzoso operato dal Ministero delle Finanze per ottemperare ai tagli di risorse imposti dalla legge.
Dal 2008 al 2014 ci sono stati tagli per 33 milioni dallo Stato e 8 dalla Regione, per un totale di 41 milioni di euro. A ciò si aggiunga la legge di stabilità 2015 che taglia alle Province 1 miliardo di euro nel 2015, 2 miliardi nel 2016 e 3 miliardi nel 2017 con gravi ripercussioni sui bilanci dei nuovi enti e l’obbligo di tagliare la spesa di personale del 30% per le città metropolitane e del 50% per tutte le Province, con gravi ripercussioni sull’erogazione dei servizi ai cittadini e sul personale. Il taglio del 2015 per la Provincia di Cuneo è di 15 milioni di euro, cifra che sarà prelevata direttamente dallo Stato dalle entrate che nel 2015 sono previste in 41 milioni, insufficienti a coprire le spese di 51 milioni di euro. Mancano 10 milioni per i servizi.

ALTRE FUNZIONI. Sono tutte le funzioni trasversali dei servizi interni che, nel progetto di riforma e con specifici accordi compatibilmente con le professionalità disponibili, potrebbero fare da supporto anche ai piccoli Comuni ed a enti locali che non dispongono di particolari professionalità (controllo di gestione, avvocatura, ufficio appalti, ufficio stampa, servizi informatici, pianificazione del territorio, cartografia, stamperia e altro ancora).

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