Lingue d’oc: la libertà di esprimersi a “ nosto modo “ nella pubblica amministrazione

Corso in cinque lezioni in Provincia rivolto soprattutto ai funzionari  pubblici, ma aperto a tutti

L'Escolo di Sancto Lucio de Coumboscuro

L’Escolo di Sancto Lucio de Coumboscuro

Cuneo Parlare nella lingua d’oc  “a nostro modo” ad uno sportello pubblico o con un funzionario della pubblica amministrazione ed essere capiti e messi a proprio agio. E’ lo scopo delle cinque lezioni-conferenze, quattro in programma nei locali della Provincia in via XX settembre 48 a Cuneo e una lezione (29 novembre) nella sede storica dell’Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro, dove più di 60 anni fa è nata la riscoperta della lingua d’oc.   Gli incontri, basati sull’uso della lingua minoritaria nella pubblica amministrazione, coinvolgono la Provincia e sette Comuni partner: Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Roccaforte Mondovì, Entracque, Marmora, Casteldelfino e Sanfront. Trattandosi di un corso di recupero, rivitalizzazione, trasmissione della memoria della lingua di minoranza è destinato, prioritariamente, ai dipendenti provinciali che possono parteciparvi fuori dell’orario di servizio. Gli obiettivi sono chiari: fornire le nozioni base per leggere e scrivere la lingua minoritaria e la sua applicazione pratica all’interno delle pratiche amministrative; creare un nuovo modo di porsi e di interloquire grazie a tale lingua;  distinguere tra lingua veicolare e lingua ancestrale e il ruolo di quest’ultima nel mantenimento delle realtà materiali ed immateriali del territorio.

La prima lezione si terrà giovedì 27 novembre a Cuneo in Provincia (via XX Settembre 48) dalle 16,30 alle 18,30 sul tema Dal revival culturale alle sfide degli usi della lingua nell’amministrazione”  e sarà svolta da Valentina Porcellana, docente dell’Università di Torino. Quindi sabato 29 novembre alle 15,30, a quasi un anno dalla morte di Sergio Arneodo insegnante e fondatore del Centro Coumboscuro, l’appuntamento si sposta in valle Grana nella sua Sancto Lucio de Coumboscuro. Qui, nella sede storica della Escolo, per la prima volta sessant’anni fa i ” fiét de Coumboscuro” hanno iniziato a scrivere  “a nosto modo”. La lezione “Frederì Mistral – Sergio Arneodo : cantori della propria terra.  Letture poetiche in lingua d’oc: comparazione tra testi poetici di Arneodo e Mistral. La straordinaria ricchezza della lingua d’Oc attraverso la lettura dei testi di due grandi autori” sarà svolta da Nicola Duberti, Arturo Rosso e Remigio Bertolino.

Giovedì  4 dicembre (ore 16,30 – 18,30), di nuovo a Cuneo nella sede della Provincia di via XX Settembre, lezione su Nozioni pratiche di uso della lingua d’oc negli uffici. Applicazione della lingua all’uso corrente dell’amministrazione” (Christiane Dunoyer, presidente Centre d’études franco provençales  “René Willien” e Aline Pons  Alepo Università di Torino). Martedì 9 dicembre (ore 16,30 – 18,30)Esempi di uso corrente della lingua d’Oc attraverso testimonianze dirette di persone che svolgono attività presso la pubblica amministrazione provinciale e nei Comuni dell’area d’Oc” (Nicola Duberti e alcuni operatori). Giovedì 11 dicembre  (ore 16,30 – 18,30)La grafia della lingua d’oc nei secoli, evoluzione da Mistral ai nostri giorni attraverso analisi di testi poetici e letterari” (Aline Pons).

Il corso “Le lingue d’oc: la libertà di esprimersi a “ nosto modo “ nella pubblica amministrazione”  è organizzato dall’Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro su incarico della Provincia di Cuneo e dei sette Comuni partner,  con la collaborazione e supervisione della Regione Piemonte e grazie al finanziamento concesso dalla legge 482/99 Presidenza del Consiglio dei Ministri. Info al numero 3805333938.

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