Gemellaggi con l’Argentina: sarà costituito un coordinamento provinciale
Sono 22 i Comuni della Granda gemellati con città argentine. Sarà aperto anche ai gemellaggi con altre nazioni.
Cuneo – Sono 22 i Comuni della Granda che sono gemellati con una città argentina, a cominciare dal capoluogo di provincia Cuneo e di seguito Fossano, Bagnolo Piemonte, Barge, Boves, Busca, Bra, Caraglio, Caramagna Piemonte, Cavallermaggiore, Envie, Faule, Feisoglio, Genola, Lagnasco, Magliano Alpi, Marene, Monticello d’Alba, Saluzzo, Santo Stefano Belbo, Savigliano, Sommariva del Bosco e Verzuolo. E’ la conferma di una storia di emigrazione che, tra fine Ottocento e inizio Novecento, ha visto partire intere famiglie cuneesi per “la Merica”, in cerca di fortuna. La storia è poi proseguita con i legami che si sono creati oltre oceano e continua oggi con numerosi gemellaggi tra cittadine cuneesi e argentine, tutte comprese tra le province di Cordoba e quella Santa Fè.
In tempi di ristrettezze economiche anche i gemellaggi hanno assunto un significato diverso, diventando sempre di più canali di scambio per professionalità e competenze tra Paesi diversi. In questa direzione va, infatti, l’incontro che si è svolto in Provincia il 10 gennaio su iniziativa della presidente Gianna Gancia e dell’assessora ai Piccoli Comuni, Anna Mantini. L’idea è quella di costituire un coordinamento provinciale sui gemellaggi per lavorare insieme su contenuti concreti, a partire da progetti di natura formativa (in particolare per gli artigiani) per arrivare all’interscambio di studenti delle scuole superiori e a stage di studenti universitari.
“L’obiettivo – spiegano la presidente Gancia e l’assessora Mantini – è quello di creare una rete di informazione e di sinergia progettuale, nel rispetto dell’autonomia di ogni singolo ente, a partire dai gemellaggi che già ci sono con l’Argentina, ma con l’idea di ampliare l’esperienza ad altri Paesi. Il ruolo della Provincia vuole essere soltanto quello di svolgere un coordinamento delle iniziative e di favorirne la realizzazione pratica”.
Tutto ciò a partire da esempi concreti già avviati, come quello tra il Comune di Fossano e la città argentina di Rafaela (Santa Fè). Luca Bosio, presidente dell’associazione “Il Melograno” di Fossano e Raffaele Mana, funzionario del Comune, hanno illustrato il progetto di cooperazione che ha permesso di avviare a Rafaela corsi professionali per artigiani carrozzieri che lì mancavano, favorendo – tramite la scuola di carrozzeria – la creazione di nuove competenze e posti di lavoro. Oppure lo scambio tra studenti che vede in questo momento impegnati cinque universitari del Politecnico di Torino, sempre a Rafaela, per la tesi di laurea sulla riqualificazione di quartieri (barrios) degradati. O ancora lo scambio di competenze tra Caramagna Piemonte e Alicia, nella provincia di Córdoba, nell’ambito della caseificazione, sfruttando la comune vocazione di produzione di formaggi o lo scambio tra le scuole di Genola e Marcos Juarez (Santa Fè) o tra Savigliano e Villa Maria (Cordoba).
Dall’incontro in Provincia è emersa la necessità di creare una rete di collaborazione per condividere esperienze e buone prassi, mettendo in comune anche le risorse finanziarie per gestire in economia progetti concreti di cooperazione e trasformare i gemellaggi in forme di scambio non solo culturali, ma anche di competenze e collaborazioni economiche. Il prossimo incontro sarà a fine febbraio.