Il ritorno del pesce temolo pinna blu nelle acque della Granda
Immessi 150 esemplari a titolo sperimentale nelle acque del torrente vivaio a Valdieri
Cuneo Sono 150 gli esemplari di pesce temolo pinna blu che sono stati immessi nei giorni scorsi, a titolo sperimentale, nel torrente vivaio a Valdieri. Dopo anni di studi e di tentativi per allevare tale importante timallide, i pescatori della riserva di Valdieri hanno ottenuto dai loro colleghi della Valle Sesia di Varallo Sesia, dove è operativo un incubatoio, questi esemplari da immettere nelle acque del Cuneese, un tempo ricco di tale apprezzato pesce.
“Ora si tratta di monitorare con attenzione il tratto di torrente e vedere il prossimo anno se tale operazione ha avuto successo – commentano la presidente Gianna Gancia e l’assessore provinciale alla Pesca, Stefano Isaia, che ha partecipato all’intervento. Speriamo di poter ripopolare le nostre acque con questo apprezzato pesce che in passato si trovava in grande quantità nelle noste vallate. Il suo ritorno sarebbe anche un bel segnale di recupero ambientale, considerato che tale specie predilige fiumi e torrenti limpidi, con acque pulite”.
Il temolo è infatti un pesce di media grandezza, considerato molto pregiato per le sue carni ed è una specie molto sensibile agli inquinamenti delle acque. Per questo motivo il suo areale si è notevolmente contratto negli ultimi cinquant’anni. In Italia è presente una varietà cromatica endemica chiamata, appunto, temolo pinna blu che un tempo era presente in tutti gli affluenti di sinistra del Po, ma a causa dell’inquinamento delle acque e dell’introduzione di alcune specie predatorie oggi si trova solo nei corsi d’acqua più integri.
Con Isaia, erano presenti alle operazioni di immissione anche i volontari dell’associazione che si ringrazia per la loro dedizione e impegno, oltre ai funzionari della Provincia e ai rappresentanti del Parco Alpi Marittime.
Alcune immagini dell’operazione