Museo di Rocca de’ Baldi diventa centro di divulgazione agricola per aziende e scuole

Nei giorni scorsi un convegno sulla parassitosi e sulla gestione sanitaria negli allevamenti ovi-caprini

cerealicoltura

Una sala didattica del Museo di Rocca de’ Baldi

Cuneo Il Museo dell’agricoltura e il Centro studi storico-etnografici “ Augusto Doro” del castello di  Rocca de’ Baldi  diventano un centro di divulgazione e informazione agricola per aziende e scuole. L’iniziativa, portata avanti all’associazione omonima, di cui la Provincia di Cuneo è socio promotore con il Comune di Rocca de’ Baldi e la Società Studi storici e archeologici di Cuneo, è rivolta alle aziende e alle scuole della Granda.

Il nuovo allestimento museale è incentrato interamente sul patrimonio storico, culturale e scientifico di quella che è la cultura contadina dei nostri territori , documentata attraverso supporti multimediali e informatici tali da rendere gradevole e interessante l’apprendimento delle varie nozioni. Il rilancio del castello come centro di divulgazione agricolta avviene con il coinvolgimento degli Istituti agrari “ Virginio Donadio”  di Cuneo e l’Istituto “ Giolitti-Bellisario “ di Mondovì che utilizzeranno tali supporti per agevolare i metodi di apprendimento degli alunni e di aggiornamento dei docenti. Nel parco del castello si svolgeranno anche lezioni pratiche nel campo della frutticoltura.

Nei giorni scorsi si è svolto, ad esempio, un importante convegno sulla parassitosi e sulla gestione sanitaria negli allevamenti ovi-caprini. Per la Provincia ha partecipato il dirigente provinciale Paolo Balocco, in sostituzione dell’assessore provinciale alla Cultura, Licia Viscusi, impegnata altrove.

“L’idea di organizzare il convegno nel castello di Rocca de’ Baldi – spiegano in Provincia – nasce dal desiderio di innescare un circuito virtuoso per far conoscere ed utilizzare al meglio una risorsa storica , artistica e culturale quale è appunto il castello e il relativo museo etnografico di Rocca de Baldi”. Il convegno sulla parassitosi ha interessato molti allevatori cuneesi perchè il comparto zootecnico in provincia di Cuneo rappresenta più del 54% dell’intero settore agricolo.  Il comparto ovi-caprino ha volumi molto più contenuti rispetto ai bovini e ai suini , se però si considerano i dati a livello regionale emerge che l’80% degli ovicaprini , il 45% dei conigli e dei polli sono allevati nel Cuneese. Si allevano 412.000 bovini e 821.00 suini, 48.000 ovicaprini, 9.000.000 di polli e 1.150.000 conigli e nella Granda viene prodotta circa la metà del latte piemontese, in gran parte trasformato in formaggi. La giornata formativa si è inserita in quella che è la filiera dei prodotti tipici e locali (tra cui la produzione dei formaggi dop e pat) e della “Festa dei Bergè”, in omaggio al pastore (bergè) che rappresenta la figura cardine dell’attività di gestione degli animali e della produzione del latte e di altri prodotti .

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