Mostra di pittura del maestro Tanchi Michelotti: presentata in Provincia

Gancia: “Grande artista universalmente riconosciuto e galantuomo: orgogliosi di un pittore che ha dato tanto lustro alla provincia”. L’esposizione dal 14 settembre al 31 ottobre nella Biblioteca civica di Ceva

Michelotti con la presidente Gancia

Michelotti con la presidente Gancia

Cuneo Cavalli, barche, treni e figure femminili: i temi fondativi del repertorio del maestro Tanchi Michelotti saranno protagonisti di una mostra-evento in programma a Ceva. Un’esposizione “agile”, come l’ha definita lo stesso autore nel corso della conferenza stampa di giovedì 5 settembre in Provincia, finalizzata a riassumere con una ventina di opere la produzione contemporanea dell’artista. La mostra si svolgerà nei locali della Biblioteca civica “A.Bertrand” dal 14 settembre al 31 ottobre prossimi. Alla presentazione, promossa da Comune e Provincia, ha partecipato il presidente Gianna Gancia: “L’evento – dichiara – rappresenta preziosa opportunità per la Granda di incontrare un artista vero, quale è il maestro Michelotti, che dipinge per effetto di un bisogno che non esiterei a definire esistenziale, come testimoniano le sue stesse opere. Ma, al di là del valore artistico universalmente riconosciuto, è la cifra umana di Michelotti che vorrei qui sottolineare: quell’atteggiamento schivo che rientra perfettamente nelle corde dei cuneesi e che, di fatto, ci rende orgogliosi di un pittore capace di dare tanto lustro alla nostra provincia”.

Alla presentazione sono intervenuti anche il presidente del Consiglio provinciale Giorgio Bergesio ed il vice presidente della Provincia Giuseppe Rossetto. Il Comune era rappresentato dal sindaco Alfredo Vizio e dall’assessore alla Cultura Giorgio Raviolo. L’incontro era moderato dalla giornalista del quotidiano La Stampa, Paola Scola.

“Sono – ha spiegato il maestro Michelotti – un pittore figurativo che pesca i suoi soggetti nel naturalismo. C’è poi il lavoro di invenzione: l’arte, in fondo, consiste nel realizzare oggetti che prima non esistevano. Ma oggi è difficile parlare di pittura: in materia coesistono, infatti, concetti diversissimi che secondo alcuni sono indice di ricchezza, per  altri di smarrimento e crisi e quest’ultima è, probabilmente, la diagnosi esatta. C’è, d’altronde, posto per tutti; sta poi all’osservatore decodificare il messaggio che arriva dalle opere. In sintesi: il mare è tempestoso, ognuno ha la sua scialuppa, io remo da 60 anni”.

La mostra, che rientra fra le iniziative programmate in occasione del 40° anniversario della Biblioteca Civica “A.Bertrand” di Ceva, si svolgerà secondo il seguente orario: martedì e venerdì dalle ore 16 alle ore 19; mercoledì, sabato e domenica dalle ore 9 alle ore 12,30; in orario diverso previo appuntamento. L’inaugurazione avverrà sabato 14 settembre alle ore 16,30 nell’ambito del programma della 52esima edizione della Mostra del Fungo di Ceva.

Tanchi Michelotti vive a Ceva, dove è nato nel 1933. Risale all’adolescenza il suo interesse per la pittura e da oltre sessant’anni ad essa si dedica con un costante, preciso impegno, vivendola “con lo zelo del dilettante e la libertà dell’autodidatta”. A Torino, dove si è laureato in Lettere con una tesi di storia dell’arte, è avvenuta la sua formazione di pittore. Nei primi Anni Cinquanta ha esordito in mostre universitarie e in altre collettive ottenendo premi e segnalandosi all’attenzione della critica più autorevole. Esperienze preziose, in quegli anni, l’incontro con Paulucci e con Luigi Carluccio, il sodalizio con Ezio Gribaudo e, a Roma, le collaborazioni alla Rai su temi d’arte e l’incontro con Carlo Levi. Il ritorno in provincia e l’attività di insegnante non l’hanno distolto dai pennelli, ma l’hanno piuttosto indotto a un operoso isolamento. Solo negli ultimi lustri ha affrontato un pubblico più vasto, allestendo personali a Milano, Genova, Torino, Montecarlo. Nel 2003 il Comune di Cuneo gli ha dedicato una retrospettiva, che ha ampiamente documentato la sua vasta e poliedrica attività. La sua produzione, pur aperta a svariate esperienze, è sempre riconducibile all’esigenza di “raffigurare”. Essa attinge ad una tematica quanto mai varia: i pupi, i cavalli, le bambole, i treni, i velieri, gli strumenti musicali, le biciclette e, oggi, le giostre hanno costituito veri e propri cicli e sono soggetti comunque ricorrenti. Tanchi ha sperimentato diverse tecniche pittoriche dall’olio alla pittura murale, al mosaico (significativo quello sulla facciata della chiesa del Sacro Cuore a Mondovì Altipiano). Intensa e costante la pratica del disegno; sporadica, ma non secondaria l’attività di incisore. Da ricordare anche l’impegno come amministratore pubblico, in Comune a Ceva e in Provincia.

Alcune immagini della giornata:

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