Omaggio a Giovanni Giolitti nell’85° della sua morte

La cerimonia si è svolta presso la tomba dello statista nel cimitero di Cavour

Giolitti

Un’immagine storica di Giolitti

Cuneo – Mercoledì 17 luglio l’avvocato Giovanna Giolitti, rappresentante della famiglia Giolitti e del Comune di Cavour nel Direttivo del Centro Giolitti per lo studio dello Stato (Dronero-Cavour), lo storico Aldo A. Mola, anche a nome della presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia e il professor Giovanni Rabbia, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, hanno reso omaggio alla memoria di Giovanni Giolitti nell’85°della sua morte, sostando dinnanzi alla sua tomba, nel cimitero di Cavour, ove lo statista giace accanto alla moglie, donna Rosa Sobrero, Collaressa dell’Annunziata.

Nel corso della breve cerimonia, alla quale hanno aderito l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli), l’Istituto per la Storia del Risorgimento e il Centro studi “Urbano Rattazzi” di Alessandria, è stato ribadito che Giolitti rimane modello insuperato di senso dello Stato, di rigore nell’amministrazione pubblica, centrale e locale, e di dedizione alle istituzioni per lui incarnate nella monarchia di Casa Savoia, sotto le cui insegne, a prezzo di alti sacrifici, gli italiani si unirono per essere indipendenti, liberi e rispettati tra i popoli.

L’eredità politica e l’attualità di Giolitti sono costituiti dalla lezione civile da lui impartita nei 66 anni di servizio dello Stato, nei 46 di vita parlamentare, nei cinque Governi presieduti tra il 1892 e il 1921 e nei vent’anni di presidenza del Consiglio provinciale di Cuneo. Sempre più l’ “età giolittiana” risulta l’apogeo della liberaldemocrazia: un’epoca di riforme profonde, progresso culturale ed economico-sociale e di prestigio dell’Italia nella Comunità internazionale.

 

 

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