Maxinovità per i microasili. La Gancia vince la battaglia

La revisione regionale degli standard dei baby-parking accoglie le istanze della Provincia di Cuneo

Il presidente della Provincia, Gianna Gancia

Il presidente Gianna Gancia

Cuneo Microasili, maxinovità. Accogliendo gran parte dei principali suggerimenti espressi dalla Provincia di Cuneo, la Regione Piemonte ha aggiornato gli standard minimi strutturali e organizzativi dei Centri di custodia oraria (baby-parking) per bambini in età non scolare.

Due le variazioni più importanti. La prima riguarda la somministrazione degli alimenti, che d’ora in poi non sarà più vietata, purché i cibi vengano preparati o forniti dai genitori e non richiedano ulteriori manipolazioni, se non la conservazione in frigorifero o il semplice utilizzo di scaldavivande per pappe e latte. Su mandato dei genitori, gli alimenti potranno essere forniti da aziende esterne, in regola con le normative di igiene alimentare.

L’altro considerevole “aggiornamento” si riferisce all’orario di permanenza dei bambini, che potranno rimanere nei baby-parking anche oltre le cinque ore consecutive fin qui consentite, purché l’eventuale reiterazione, nella medesima giornata, avvenga con un’interruzione di almeno un’ora.

Il provvedimento regionale è stato accolto con grande soddisfazione dalla presidente della Provincia, Gianna Gancia, che, insieme all’assessora provinciale alle Pari opportunità, Anna Mantini, aveva personalmente promosso i tavoli di confronto con i rappresentanti degli asili nido pubblici e privati, delle Asl, dei maggiori Comuni e delle cooperative che gestiscono i Centri di custodia oraria:

“E’ davvero una bella notizia per le mamme che lavorano – commenta la presidente della Provincia -, senza dubbio si è andati verso un miglioramento sostanziale del servizio, che recepisce le vere esigenze del territorio. E’ un risultato doppiamente significativo, perché vede protagoniste le donne, che hanno attivamente partecipato alla riorganizzazione degli standard del servizio. E’ evidente che in questo caso, ma non solo, la sensibilità femminile in politica ha fatto la differenza”.

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